Toscana

LAVORO: DA REGIONE OLTRE 1 MLN A SOSTEGNO OCCUPAZIONE; FIRMATO ACCORDO CON SINDACATI E ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

Donne, lavoratori iscritti alle liste di mobilità e lavoratori in cassa integrazione. Questi i destinatari di tre fondi della Regione per sostenere l’occupazione dal valore complessivo di un milione e 50 mila euro. Le iniziative, che partiranno entro un mese in via sperimentale, sono state decise con un protocollo firmato dall’assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini e dai rappresentanti di Confindustria, Cna, Confartigianato, Lega Cooperative, Confcooperative, Coldiretti, Cia, Confesercenti, Confcommercio, Confturismo, Cgil, Cisl e Uil.

Il primo fondo prevede azioni per favorire l’incremento dell’occupazione femminile nella fascia di età fra i 35 e i 45 anni. Ogni azienda che assumerà a tempo indeterminato part time riceverà 2500 euro. Lo stanziamento di bilancio per il 2006 è di 400 mila euro. Il secondo fondo, di 450 mila euro, vuole favorire l’assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori iscritti alle liste di mobilità. Infine si prevedono interventi per sostenere il reddito dei lavoratori in cassa integrazione straordinaria di imprese che non sono in grado di anticipare direttamente l’assegno, o perché in procedure concorsuali o perché in gravi condizioni finanziarie.

Le risorse stanziate sono 200 mila euro, con cui la Regione si accollerà l’onere per gli interessi sull’anticipazione da parte di istituti bancari. “Con questi interventi – spiega l’assessore Simoncini – si é deciso di intervenire direttamente a sostegno delle fasce più deboli del mercato del lavoro dando così un contributo a far ripartire una prospettiva di sviluppo. La Toscana è attraversata in questi ultimi anni da una crisi del suo apparato produttivo che investe in particolar modo il manifatturiero con inevitabili ripercussioni sul mercato del lavoro che vede, nel settore, un sempre più frequente ricorso alla cassa integrazione e alla mobilità in seguito a chiusure aziendali”.

“Far crescere ancora il lavoro delle donne, rimettere al centro della nostra strategia il manifatturiero, e tutelare i settori più deboli al riparo dalla precarietà difendendo salari e qualità del lavoro – conclude – sono le mosse giuste per creare le condizioni per una ripresa duratura dell’economia e la salvaguardia dei livelli di benessere e coesione sociale”. “Questo protocollo – commenta il segretario generale della Cisl toscana Maurizio Petriccioli – si inserisce nella giusta politica della concertazione e il suo principale merito è quello di individuare poche ma determinanti azioni, con i relativi finanziamenti, che rispondono ai bisogni strutturali del mercato del lavoro”. (ANSA).