Toscana

LIBANO, ALTRA GIORNATA DI VIOLENZE E TENSIONI

Sembra voler puntare sulla linea dura il primo ministro libanese Fuad Siniora che sta ancora tenendo il suo primo discorso alla nazione da quando sono cominciati gli scontri tra forze filo-governative e dell’opposizione, guidate dai miliziani di Hezbollah, che, secondo un bilancio ancora parziale e in continua evoluzione, avrebbe fatto finora tra i 25 e i 30 morti, oltre ad altre decine di feriti. Sei persone sono state uccise questa mattina, e altre 35 ferite, quando uomini armati non identificati hanno aperto il fuoco contro i partecipanti a un corteo funebre nel quartiere di Tariq al Jedida, una roccaforte della maggioranza. Un altro grave scontro a fuoco è avvenuto nella città settentrionale di Halba tra sostenitori del governo e attivisti dell’opposizione. Su questo incidente circolano bilanci incerti: secondo alcune fonti una persona sarebbe morta, secondo altre le vittime sarebbero non meno di cinque. Seppur limitate a zone circoscritte, le violenze e le tensioni sono palpabili. I miliziani di Hezbollah e i loro alleati controllano la gran parte di Beirut Ovest, molte strade sono ancora semi-bloccate da barricate e detriti e il traffico in alcune zone è praticamente inesistente.Misna