Toscana

LIBANO, MINISTRO INDUSTRIA UCCISO IN ATTENTATO, CRESCE TENSIONE A BEIRUT

Il ministro dell’industria libanese Pierre Gemayel è morto in seguito alle ferite riportate nell’attentato avvenuto questo pomeriggio a Jdeide, a est della capitale Beirut. Lo hanno riferito fonti giornalistiche locali, precisando che un gruppo di uomini armati ha aperto il fuoco contro il convoglio del politico, mentre questo attraversava il quartiere cristiano di Sin el-Fil. Gemayel, ferito nell’attacco, è stato subito portato in ospedale dove però è deceduto per i traumi riportati. Secondo altre ricostruzioni, Gemayel sarebbe stato ucciso con un colpo alla testa da un singolo sicario.

Da giorni la crisi politica libanese è tornata ad acuirsi e le spaccature tra la maggioranza di governo, anti-siriana, e l’opposizione, considerata vicina a Damasco, sono riemerse con forza, portando nei giorni scorsi alle dimissioni di sei ministri della minoranza. Proprio oggi, il primo ministro Fouad Siniora, parlando con alcuni diplomatici stranieri, ha ribadito la legittimità del suo esecutivo, nonostante le dimissioni di alcuni ministri e ha anche avvisato sul rischio che le manifestazioni anti-governative in programma degenerino in violenze.

I partiti dell’opposizione e Hezbollah hanno annunciato di voler scendere in strada per protestare contro l’esecutivo guidato da Sinora, giudicato illegittimo a causa della mancata rappresentanza degli sciiti. Condanne per l’omicidio del politico libanese, che rischia di acuire ulteriormente la crisi, sono state espresse dal governo di Beirut e dagli Stati Uniti, che hanno definito l’avvenimento un “atto terroristico”. Ma anche il governo siriano è stato tra i primi a condannare il fatto. In una nota dell’agenzia di stampa ufficiale, Damasco “condanna con forza” l’assassinio del ministro dell’industria e, attraverso fonti governative anonime afferma, che l’omicidio “mira a destabilizzare il Libano e minacciare la sua pace civile”.MisnaMisna