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MEDIO ORIENTE, OPERAZIONI ISRAELIANE IN CISGIORDANIA, TREGUA REGGE A GAZA

Due persone sono state uccise stamani dall’esercito israeliano nei pressi di Jenin, nel nord della Cisgiordania, mentre la tregua dichiarata ieri nella Striscia di Gaza continua a tenere. Lo riferiscono fonti giornalistiche locali e internazionali, precisando che soldati israeliani impegnati in un pattugliamento nella zona di Qabatiya hanno aperto stamani il fuoco contro un giovane miliziano palestinese di 22 anni legato ai Comitati di resistenza popolare, Abdel Razek Bahar, e contro un passante, una donna di 55, Fatma Nezal, colpita per sbaglio. Secondo l’unica versione in circolazione, quella dell’esercito israeliano, i militari di Tel Aviv avrebbero risposto al fuoco del miliziano, uccidendolo, sparando poi su una figura non meglio identificata che si trovava li vicino: la signora Bahar. Colpi di arma da fuoco sono stati esplosi anche a Jenin, ma non si hanno per ora notizie di vittime.

Durante la notte, poi, l’esercito israeliano ha compiuto una serie di operazioni di polizia in tutta la Cisgiordania, arrestando almeno una quindicina di persone, tutti ritenuti militanti palestinesi. I vertici dei Comitati di resistenza popolare (Crp) hanno accusato Israele di aver infranto la tregua, minacciando reazioni. Ieri il premier israeliano Ehud Olmert aveva chiarito che per il momento la tregua israelo-palestinese riguarda solo la zona di Gaza.Misna