Toscana
MEDIO ORIENTE, SOLDATO ISRAELIANO SEQUESTRATO: MILIZIANI, «NON SARÀ UCCISO»
Nulla è cambiato nella nostra posizione. Continuiamo ad agire e a rendere chiaro a tutti quelli implicati nel terrore che noi ci agiremo contro di loro, perché il terrorismo non paga”: lo ha detto stamani il ministro israeliano della Giustizia Haim Ramon ai microfoni di Radio Esercito, confermando così il rifiuto alla trattativa con i miliziani dei tre gruppi armati palestinesi che dal 25 giugno tengono prigioniero nella Striscia di Gaza il caporale Gilad Shalit. Stamani alle 5 è scaduto l’ultimatum lanciato ieri dai palestinesi, che in cambio della sua liberazione avevano chiesto la scarcerazione di un migliaia di detenuti palestinesi. Un portavoce dell’Esercito dell’Islam una delle formazioni estremiste responsabili del sequestro ha fatto sapere che l’ostaggio non verrà ucciso. Ieri i rapitori avevano detto di considerare chiuso il dossier in caso di rifiuto di Israele a soddisfare le loro condizioni.
Poco fa, parlando a una televisione francese, il portavoce del governo israeliano Avi Panzer ha confermato che Shalit è vivo. Da giorni il governo di Ehud Olmert ha lanciato un’offensiva militare con aerei e mezzi di terra nella Striscia di Gaza, la prima dopo il ritiro dei coloni nell’estate 2005. Ieri sera secondo fonti della sicurezza dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) – un caccia israeliano ha lanciato un missile nel nord della striscia di Gaza, uccidendo un palestinese e ferendone altri due.