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MEDIO ORIENTE, STRISCIA DI GAZA, ULTIMATI GLI SGOMBERI DELLE SINAGOGHE

Le autorità israeliane hanno completato lo sgombero delle sinagoghe negli insediamenti di Shirat Hayam, Kfar Darom e Neveh Dekalim, dove da diverse ore centinaia di coloni e infiltrati oltranzisti si erano asserragliati nel tentativo di resistere al ritiro forzato dalle tre colonie della Striscia di Gaza.

Le operazioni di evacuazione, che negli ultimi quattro giorni hanno visto il 70% dei coloni lasciare la zona dopo una presenza lunga 38 anni, hanno incontrato la resistenza di migliaia di residenti e infiltrati. Molti di loro si sono chiusi nei luoghi di culto, barricandosi e ignorando gli ultimatum delle autorità. Queste ultime sono intervenute con una serie di blitz che in serata, secondo le dichiarazioni del comandante delle forze di sicurezza Dudi Cohen, avrebbero provocato il ferimento di almeno 24 agenti. Gli agenti impegnati nello sgombero degli insediamenti sono stati costretti, in alcuni casi, a compiere operazioni funamboliche per prendere il controllo degli edifici.

A Kfar Darom, dove almeno mille persone, tra cui molti bambini, si erano barricate nella sinagoga, la polizia è riuscita, dopo diversi tentativi, a salire sul tetto con l’aiuto di una gru, ma non prima di aver subito un attacco con l’acido. A Kfar Yam un colono, Aryeh Ytzaki, armato di un fucile automatico M16, prima di arrendersi alle forze di sicurezza per ore ha minacciato un bagno di sangue, se qualcuno degli agenti avesse provato a entrare in casa sua.

Nel frattempo il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Abu Mazen, ha invitato israeliani palestinesi e israeliani a “cogliere l’occasione storica” per raggiungere la tanto agognata pace. Ma per il segretario di stato americano, Condoleezza Rice, ha affermato, in un’intervista al quotidiano ‘New York Times’, che il solo ritiro da Gaza non può bastare, se non verrà accompagnato da un miglioramento alle restrizioni di spostamento nella Cisgiordania e il ritiro da alcune città palestinesi. Cadute le colonie più oltranziste, le autorità israeliane prevedono ormai di poter concludere rapidamente – forse persino prima del previsto – l’evacuazione.Misna