Toscana

Maxi emergenze: Regione, corsi di formazione per volontari e professionisti

Quelli rivolti ai volontari hanno già avuto inizio: le prime due edizioni si tengono nei mesi di maggio e giugno a Empoli e Pistoia. Quello rivolto ai professionisti (con la collaborazione delle aziende sanitarie e del Formas, l’organismo regionale che si occupa di formazione in sanità) partirà a luglio, affrontando argomenti come la risposta alle emergenze sanitarie regionali, le basi della medicina delle catastrofi, il trattamento dei feriti della maxi emergenza, piani speciali per pandemie/epidemie. Con lezioni teoriche e anche una parte interattiva in aula.

E’ noto da tempo – dicono gli organizzatori dei corsi – che la tenuta di un sistema di emergenza durante i maxi eventi è frutto della pianificazione e della formazione che lo stesso sistema ha saputo attuare durante il periodo che viene definito “di pace”. La Toscana si è data da tempo un’organizzazione su questo fronte, prima con il Coordinamento sanitario regionale (2004), successivamente con l’istituzione del Nosme, Nucleo operativo sanitario regionale per le maxi emergenze (2013), e poi, nello scorso ottobre, con il Gruppo operativo di coordinamento regionale per le maxi emergenze, attraverso il quale si è voluto dare risposte concrete a eventuali eventi avversi che potrebbero interessare la nostra regione.

Quest’ultimo è un organismo molto operativo nell’ambito della funzione sanità del sistema di protezione civile regionale, con il quale opera in stretta collaborazione. Tre i suoi compiti fondamentali: programmazione/pianificazione, formazione, coordinamento durante la fase dei soccorsi. Per questo il gruppo operativo ha verificato da subito lo stato dell’arte nelle varie aziende sanitarie, e contemporaneamente ha iniziato a pianificare la fase formativa, nella convinzione che la formazione rappresenti il comune denominatore per una corretta gestione degli eventi e l’omogeneizzazione del sistema. Il primo intervento formativo è stato rivolto, appunto, al volontariato e al personale delle aziende sanitarie. Sono stati elaborati programmi specifici, che interesseranno i formatori delle stesse associazioni, che poi a cascata avranno il compito di trasmettere questa formazione alle migliaia di volontari che rappresentano uno degli elementi p ortanti del sistema.