Toscana

PAPA: IN 60MILA IN PIAZZA SAN PIETRO RECITANO IL ROSARIO CON MONS. COMASTRI

“Questa sera o questa notte Cristo spalanca le porte al Santo Padre e sulla porta sicuramente c’è Maria, alla quale il pontefice ha detto sono tutto tuo”. Lo ha detto mons. Angelo Comastri, vicario del Papa per la Città del Vaticano, guidando ieri sera, in piazza S. Pietro, il rosario di preghiera per il S. Padre, cui ha partecipato una folla di 60mila persone, raccolte in un silenzio composto, commosso e trepidante, quasi in un ideale “abbraccio” con le due finestre – sempre accese – del terzo piano del palazzo apostolico, dove si trovano gli appartamenti papali.

“Il 16 ottobre 1978 – ha ricordato Comastri – Giovanni Paolo II, con voce giovanile, gridò: ‘Aprite, anzi spalancate le porte’ e questa sera Cristo gli spalanca le porte”. Invitando i fedeli – molti di essi con le candele accese – alla preghiera, il presule ha poi affermato: “Quando il padre soffre, i figli gli si stringono accanto e quando il padre muore i figli si inginocchiano e pregano, e così gli rivolgono affetto, ammirazione e gratitudine. La stessa cosa vogliamo fare noi stasera, stringendosi intorno al Santo Padre”.

La recita del Rosario è stata intervallata da intenzioni di preghiera tratti dai “Misteri della Luce” scritti da Giovanni Paolo II e dai Messaggi del Papa per le Giornate Mondiali della Gioventù. Sul lato destro della basilica vaticana, l’immagine della Madonna che il Papa ha voluto collocare sulle mura dei palazzi apostolici, come “madre dei cristiani” a cui tutti i fedeli potessero rivolgersi, come ha sempre fatto lo stesso Giovanni Paolo II durante tutto il suo pontificato, a partire dalla scelta del motto papale, “Totus tuus”. Per consentire alla grande folla di partecipare coralmente alla recita del Rosario, su piazza S. Pietro sono stati allestiti quattro grandi maxischermi, due dei quali montati sulla facciata della basilica e due all’inizio del colonnato.

Tra i presenti, mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, e don Paolo Giulietti, direttore del Servizio Cei per la pastorale giovanile. Comastri ha concluso invocando, a nome del Papa, la benedizione del Signore “sulle famiglie, i giovani, gli ammalati, su tutti quei luoghi della terra dove ancora c’è guerra. La nostra benedizione, in comunione con Lui, vuole essere ancora una volta una benedizione di pace. Dovunque siamo, vegliamo e preghiamo per il Santo Padre”.Sir