Toscana

PASSALEVA PRESIDENTE DELLA RETE SOCIALE EUROPEA

Fresca di inaugurazione, la sede della rete europea per l’inclusione sociale (Retis) a Bruxelles ha subito ospitato l’assemblea di fine anno che ha eletto, per il prossimo biennio, il nuovo bureau, cioè l’organismo politico che guiderà la «rete» fino al 2007. Al vertice della rete che associa più di 70 fra regioni e città europee impegnate nello scambio di esperienze in materia di lotta all’esclusione sociale, è stato eletto il toscano Angelo Passaleva, fino ad oggi vicepresidente vicario. L’assemblea si è svolta in uno spazio decisamente simbolico: una palazzina che fino a qualche anno fa era sede di un antico giornale popolare. Proprio davanti, svettano i palazzoni della Banca centrale del Belgio: da qui, ogni sera, partono i camion carichi di banconote (lo si capisce anche dall’alta densità di videocamere che sorvegliano ogni centimetro della zona). In questa parte di Bruxelles – proprio dietro alla grande cattedrale intitolata a San Michele – nessuno si aspetterebbe di trovare le rovine di antiche abitazioni in attesa di essere abbattute: al loro posto – facile intuirlo – sorgeranno uffici comunque collegati con ciò che rende questa città una fra le capitali più importanti del mondo: le istituzioni, con la relativa burocrazia, del governo europeo. In due giorni di lavoro, Retis ha esaminato la situazione della povertà in Europa. Numerose le comunicazioni su quanto si sta facendo e su ciò che sarebbe necessario. L’aumento di sacche di povertà soprattutto nelle grandi aree metropolitane – ha rilevato Passaleva – è una realtà ormai generalizzata in Europa dove, solo nei vecchi 15 stati membri, si contano circa 60 milioni di poveri. Sottooccupazione, emarginazione sociale, indebitamento eccessivo fino all’usura e alto costo delle abitazioni sono i principali problemi con i quali i poteri locali e regionali si trovano quotidianamente a fare i conti. Da qui la richiesta di Retis alla Commissione e al Parlamento: far contare di più le persone povere nella formazione delle politiche europee. Due fra le principali richieste discusse in Retis riguardano il possibile lancio di una vasta campagna contro l’indebitamento eccessivo che spesso è indotto dalla pubblicità per gli acquisti a tasso zero (tante persone – è stato riconosciuto – entrano in povertà anche per l’incapacità di leggere in modo critico i messaggi accattivanti che invitano a comprare subito pagando «solo» dopo qualche mese). È stato poi chiesto un forte piano di investimenti per l’edilizia popolare: un piano sul modello di quello già messo in atto dalla UE per le grandi infrastrutture. Nell’agenda di Retis c’è anche un incontro con il nuovo commissario UE agli affari sociali, Vladimir Spidla, ex ministro della Repubblica Ceca.