Toscana

RIFIUTI AREA FIORENTINA; MARTINI: SIGLATO PATTO PER AMBIENTE

“Governare un problema di questa portata in un ambito di area metropolitana tanto vasta richiede determinazione, coraggio, la capacità di conciliare esigenze e interessi diversi e soprattutto di agire su diversi piani, su tutti gli anelli della catena”. Lo afferma il presidente della Regione Toscana Claudio Martini commentando l’accordo in tema di smaltimento dei rifiuti, siglato prima di Natale dalla Regione Toscana, dai presidenti delle Province di Firenze, Prato e Pistoia e del Circondario Empolese-Valdelsa, e dai Comuni interessati, Firenze, Prato, Pistoia, Empoli, Sesto Fiorentino, Montale, Pontassieve, Rufina e Scandicci.

“Mi sembra che – aggiunge Martini – il patto che abbiamo appena siglato risponda a questo profilo. Abbiamo messo nero su bianco i capisaldi di una scommessa storica per tutta l’area metropolitana fiorentina, che per caratteristiche urbane e socio-economiche è una delle più complesse dell’intero paese. Dire che vincerla sarà facile non sarebbe realistico, ma noi sappiamo che è possibile, se tutte le istituzioni, a partire dalla Regione, insieme alle associazioni, alle imprese e ai cittadini si impegneranno a fare ognuno la propria parte”.

“Il patto – prosegue il presidente – prende le mosse dalle azioni necessarie, imprescindibili, per la riduzione della produzione dei rifiuti. Rispetto ai dati del 2004 dobbiamo arrivare a una riduzione del 15% (corrispondente a circa 350.000 tonnellate), come già indicato dal Piano Regionale di Sviluppo. Da parte nostra mettiamo a disposizione le risorse necessarie per raggiungere questo obiettivo: 6 milioni di euro nel quinquennio 2007-2010. Nello stesso tempo dovrà essere incrementata la raccolta differenziata, per raggiungere quota 55% (oggi giunta al 33,5%), e per questo la Regione assicurerà investimenti per 8 milioni di euro nel quinquennio. Questa azione ‘preventiva’ ci permetterà di centrare l’obiettivo smaltimento utilizzando solo gli impianti di termovalorizzazione attualmente funzionanti, quelli di Montale, Rufina e Greve e di attivarne uno solo nuovo, quello di Sesto”.

“I Comuni – spiega il presidente della Regione – si impegneranno a stabilire un percorso per una gestione comune dello smaltimento fin dal 2007 e per la costituzione di una società unica per la gestione dello smaltimento, in ragione di un triplo parametro che integri quantità di rifiuti, popolazione residente e presenza sul territorio degli impianti. Nessuna realtà verrà dunque penalizzata perché conteranno tutti e tre i criteri. Tutti gli impianti esistenti (discariche, compostaggi, termovalorizzatori) saranno conferiti alla società unica”.

La Regione dovrà quindi intervenire con una modifica legislativa per costituire nelle province di Firenze, Prato e Pistoia unico ATO, Ambito territoriale ottimale e le Province, a loro volta, dovranno elaborare entro il 2010 un’unica pianificazione di ambito. Se poi nel futuro si rendesse necessaria una riorganizzazione del sistema impiantistico “si terrà conto – si legge nel documento sottoscritto – dell’impianto previsto e localizzato dalla programmazione della Provincia di Prato”. “Le scelte e le sfide che abbiamo siglato (e che saranno sottoscritte nell’accordo finale del prossimo 31 gennaio) – conclude Martini – ci metteranno alla prova e consentiranno all’intera comunità dell’area metropolitana di affrontare con serenità nei prossimi anni un problema ambientale cruciale, migliorando dalle radici le prestazioni, rimodellando gli equilibri territoriali e tutto questo senza ricorrere a una proliferazione di impianti”. (ANSA).