Toscana

Rossi a Gabrielli: «Altro che ripulire il Tirreno, per la Concordia precauzione e buon senso»

“Il principio di precauzione presente nella legislazione europea e quel buon senso che lo stesso Gabrielli invoca nella sua intervista – prosegue Rossi – suggeriscono allora scelte diverse: fare di tutto per tenersi lontano da quella rotta, a tutela dell’ambiente marino, dell’arcipelago, del santuario dei cetacei”.

“Se a settembre – prosegue Rossi – il porto di Piombino, come previsto, sarà pronto non esiste alcuna ragione per rischiare cinque volte di più per trasportare la nave a Genova, che dista circa 200 miglia e richiede più di 5 giorni di navigazione. Una considerazione, come direbbe appunto il commissario Gabrielli, di puro buon senso”.

“Qualora, invece, Piombino non fosse pronto, allora sarebbe giusto valutare scrupolosamente rischi e contromisure per trasportare a Genova il relitto al fine di evitare che non resti al Giglio per un altro anno. Però, lo ribadisco, non può essere la Costa a decidere su questa vicenda, con la motivazione che sostiene i costi dell’operazione. Lo Stato ha il dovere di far valere, sempre, le sue prerogative in materia di rispetto ambientale”.