Toscana

SANITA’: IN PIANO TOSCANA TUTOR IN OSPEDALE E CARTA SANITARIA; CARRARESI: PIANO REGIONE NON CANCELLA PROBLEMI

Un ‘tutor’ che segue il paziente dall’accesso in ospedale alle dimissioni, una ‘carta sanitaria’ che raccoglie tutte le informazioni cliniche e diagnostiche della persona e, per via telematica, le rende disponibili in qualunque zona della regione, un portale internet sulle operazioni chirurgiche che potrà diventare anche un vero e proprio cup (centro unico prenotazioni). Queste le principali novità del piano sanitario della Toscana 2008-2010, presentate dall’assessore Enrico Rossi. Il piano mette a disposizione 685 milioni di euro. Il ‘tutor’ prenderà in carico il paziente che entra in ospedale standogli vicino durante il ricovero e anche in seguito, in collegamento con i servizi territoriali. Per quanto riguarda la ‘carta’, questa verrà consegnata a ogni cittadino e, nel rispetto della privacy, conterrà tutte le informazioni, dall’anamnesi alla documentazione storica sanitaria accessibile. Da giugno, ha annunciato Rossi, anche le vecchie lastre andranno in soffitta con un risparmio tra l’altro di 60 milioni di euro in liquidi e pellicole, e i referti saranno acquisibili per via telematica anche in ospedali diversi da quello in cui è stato eseguito l’esame. La Regione lancia poi il progetto Informaweb sugli interventi chirurgici per avere in tempo reale dettagli su tempi, modi e luoghi delle operazioni. Successivamente ci sarà la possibilità di prenotazione diretta.Delle risorse messe a disposizione, circa 142 milioni di euro saranno destinati al rinnovo e al potenziamento della dotazione tecnologica sanitaria, e 70 milioni sono stati già destinati ai Pronto soccorso, oggetto di un programma complessivo di ristrutturazione e riorganizzazione. Proseguirà poi il sostegno al processo di completamento dei tre presidi ospedalieri delle Aziende ospedaliero universitarie di Careggi, Pisa e Siena. Grande attenzione sarà data ai malati cronici, che in Toscana sono circa un milione e rappresentano quasi un terzo della popolazione, i 4/5 delle prestazioni sanitarie e i 2/3 dei ricoveri. Tra questi, la maggioranza (750 mila) sono ipertesi, e 150 mila sono affetti da diabete. “Per queste persone – ha spiegato Rossi – vogliamo essenzialmente tre cose: la sicurezza dell’assunzione regolare di farmaci, la corretta alimentazione, una giusta attività fisica. La Regione ha intenzione di adottare un’azione di monitoraggio, a partire da fine 2008, con personale appositamente formato”. Altra novità è il cup di area vasta. Al momento i centri di prenotazione “funzionano benino – ha detto Rossi – ma si può e si deve migliorare”. Per questo i cup verranno riorganizzati per area vasta, con i diversi cup che continueranno a gestire in piena autonomia i dati delle disponibilità delle proprie strutture ma nello stesso potranno integrarli con quelli di altre asl vicine. Obiettivo finale è il cup unico regionale. Infine, Rossi ha sottolineato come il piano sia stato condiviso con i cittadini: il laboratorio Management e sanità della scuola Sant’Anna di Pisa ha svolto, su incarico della Regione, un’indagine telefonica su 4500 toscani per chiedere indicazioni, pareri e commenti, di cui si è tenuto conto nella stesura della proposta di legge.Una nuova riorganizzazione della sanità toscana che assegna a infermieri, tecnici e e operatori un ruolo centrale nel rispondere alle esigenze ed ai bisogni dei pazienti. In quest’ottica la commissione sanità del Consiglio regionale, presieduta da Fabio Roggiolani (Verdi) ha incontrato oggi gli operatori dell’Asl 8 ad Arezzo, in vista della discussione sul nuovo Piano sanitario regionale 2008-2010. Molti i temi toccati, informa una nota, dai vincoli burocratici, agli orari spesso troppo rigidi, ma anche l’innovazione e le resistenze che questa incontra. Dopo le relazioni dei direttori dei dipartimenti tecnico-sanitario ed infermieristico-ostetrico, sono state messe a fuoco alcune esperienze sviluppate nella provincia aretina, come lo screening mammografico, che oggi raggiunge il 98% delle donne interessate, e gli ambulatori di comunità, per garantire i migliori livelli di assistenza domiciliare. Tutto questo sullo sfondo di alcune novità previste dal nuovo piano sanitario, come il centro unico di prenotazione (Cup) a livello regionale, o la cartella medica informatizzata, in grado di raccogliere tutti i dati sanitari dei pazienti. “Il nuovo piano sanitario regionale non sembra essere in grado di prefigurare significativi miglioramenti per la sanità toscana”. Lo afferma Marco Carraresi, capogruppo Udc in Regione, commentando la presentazione del piano sanitario 2008-10. Per Carraresi, il piano non è in grado di affrontare e risolvere “le tante e annose questioni che caratterizzano in negativo il sistema sanitario regionale, come lo scandalo sociale delle liste d’attesa, la questione del ricorso improprio ai pronto soccorso degli ospedali, il meccanismo di accesso ai servizi ospedalieri che non garantisce il rispetto del principio di libera scelta del luogo di ricovero e di cura, la presenza sempre più insignificante degli ospedali privati, ridotti oramai in Toscana al 3% del totale, la scarsa valorizzazione del servizio di guardia medica”. “Nel piano dell’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi – sottolinea Carraresi – sono poi protagonisti, per la loro assenza, i piccoli ospedali, dei quali non si chiariscono le funzioni, così come resta non adeguatamente affrontato il ruolo delle Società della salute, omettendo in particolare di dare indicazioni circa il futuro gestore dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria territoriale”. (ANSA)