Toscana

SCUOLA: TOSCANA; 7 MILIONI PER EDILIZIA E NUOVI ASILI NIDO; UN PROGETTO DI ASILI NIDO DOMICILIARI

Sette milioni di euro per l’edilizia scolastica e i servizi all’infanzia. Sono quelli messi a disposizione degli enti locali per il 2006 dalla Regione Toscana. L’iniziativa è stata illustrata oggi a Firenze dall’assessore all’Istruzione e formazione Gianfranco Simoncini insieme, tra gli altri, alla vicepresidente di Anci Toscana Elettra Lorini. Come spiegato dall’assessore Simoncini “si tratta di risorse aggiuntive per far fronte a alcune gravi emergenze a seguito dei tagli del fondo nazionale e delle finanziarie degli ultimi anni. In particolare cinque milioni di euro serviranno per la gestione e la creazione di nuovi asili nido, mentre due milioni andranno agli interventi urgenti di edilizia scolastica per scongiurare la chiusura di alcune sedi scolastiche”. Gli interventi per le scuole riguarderanno principalmente i piccoli comuni e quelli montani. Alla costruzione di nuovo asili nido saranno invece destinati 3 dei 5 milioni di euro, la stessa cifra che negli scorsi anni ha portato alla creazione di 12 nuove strutture. Finanziamenti per 1,84 milioni di euro si aggiungono invece alle spese di gestione dei servizi, di cui 740 mila per i comuni sotto i 15000 abitanti.

L’assessore ha poi ricordato che in Toscana sono presenti 705 asili nido, con oltre 23 bambini, che coprono 71% della domanda e il 26,44% della popolazione nella fascia di età 0-2 anni. Tra le novità presentate oggi anche quella di un progetto sperimentale avviato dalla Regione Toscana per la nascita di una rete di asili nido domiciliari e finanziata con 500 mila euro. Si tratta, è stato spiegato, di asili nido di piccolissime dimensioni ma che potranno usufruire del personale e del supporto della struttura centrale in maniera decentrata. La sperimentazione, al momento limitata alle province di Pistoia, Grosseto e Lucca consentirà di offrire servizi alle famiglie che abitano in zone disagiate che non consentono un facile spostamento dei bambini verso le sedi centralizzate. (ANSA).