Toscana

SPAGNA, UNIONI GAY: I VESCOVI, «UNA PROPOSTA ERRONEA E INGIUSTA»

“Una proposta erronea e ingiusta”: così i vescovi spagnoli definiscono il disegno di legge approvato dal governo di Josè Luis Rodriguez Zapatero il 1° ottobre, con cui si vuole dare il via libero ai matrimoni gay. Il disegno di legge, che ora deve essere esaminato dal Parlamento, prevede per le coppie gay gli stessi diritti dei coniugi eterosessuali, compreso il divorzio, gli alimenti, il mantenimento dei figli, l’eredità, la cittadinanza e l’adozione di bambini spagnoli. I vescovi spagnoli, che già in passato si erano espressi più volte contro le unioni gay (soprattutto nel recente documento “In favore del vero matrimonio”), hanno pubblicato una nota ricordando la loro posizione. “Il mezzo proposto – sottolineano nell’ultima nota – avrà conseguenze negative su tutta la società. Non si tratta di riconoscere un preteso diritto ad alcune persone che non pregiudicherà i diritti degli altri: ‘Se lo Stato procede a dare valore legale ad un supposto matrimonio tra persone dello stesso sesso, l’istituzione matrimoniale ne verrà seriamente colpita. Fabbricare moneta falsa vuol dire svalutare la moneta vera e porre in pericolo tutto il sistema economico. Allo stesso modo, equiparare le unioni gay al vero matrimonio, è come introdurre un pericoloso fattore di dissoluzione dell’istituzione matrimoniale, e con essa, del giusto ordine sociale'”.

A proposito della possibilità che verrebbe data ai gay di adottare dei bambini, i vescovi ricordano che “l’adozione deve sempre mirare al bene dei bambini non a pretesi diritti di chi desidera adottare. Due persone dello stesso sesso, che pretendono sostituirsi ad un matrimonio, non costituiscono un riferimento adeguato per l’adozione”. “Se questa legge andasse in porto– concludono – abbandoneremmo la saggezza umana e giuridica di tutta l’umanità”.Sir