Toscana

Strade. E45, sindaci: Di Maio assente, incontro solo in parte positivo

Assente il ministro, ha partecipato il vice capo di Gabinetto del Ministero, Pasquale Staropoli e per gli amministratori i rappresentanti delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana ed Umbria e una folta delegazione di amministratori romagnoli (Paolo Lucchi, Sindaco di Cesena; Marco Baccini, Sindaco di Bagno di Romagna; Monica Rossi, Sindaco di Mercato Saraceno; Enrico Cangini, Sindaco di Sarsina; Enrico Salvi, Sindaco di Verghereto; Quintino Sabattini, Sindaco di Sogliano al Rubicone; Guglielmino Cerbara, Sindaco di Sant’Agata Feltria; Valerio Cangini in rappresentanza del mondo delle imprese; Roberto Salvi in rappresentanza del mondo del lavoro, assieme a Marcello Borghetti), oltre ai sindacati nazionali e di Inps.

«Attendavamo da tempo questa convocazione – sottolineano i sindaci Paolo Lucchi, Marco Baccini, Enrico Cangini, Enrico Salvi, Monica Rossi presenti all’incontro per l’Unione Valle Savio – e pensavamo di poterci confrontare con il ministro Di Maio, ma così non è stato. Un segno di scarsa attenzione da parte del ministro, dopo che l’incontro era stato richiesto da 22 sindaci romagnoli, toscani ed umbri, che francamente ci ha molto sorpreso e che ha anche causato un nulla di fatto per una parte delle nostre richieste».

Spiegano i primi cittadini: «Quel che ci interessava era di portare a casa risorse per le imprese del nostro territorio (quelle dell’autotrasporto, in particolare, che con la chiusura dell’E45 hanno un danno mensile valutabile secondo Unioncamere Emilia-Romagna di circa 5 milioni di euro e quelle del turismo, che pagano dazio per quasi 800.000 euro al mese). Non vogliamo infatti che questa fase di difficoltà si consolidi con un indebolimento della nostra economia, cui non vogliamo assistere con le mani in mano. E così è stato solo in parte, purtroppo. Infatti, mentre il Ministero del Lavoro si è impegnato ad inserire nel ‘Decretone sul reddito di cittadinanza e quota 100’, un emendamento che per noi varrà 8 milioni di euro, destinato ai lavoratori in cassa integrazione, ad orario ridotto di lavoro ed alle imprese che hanno già sospeso la loro attività, nulla invece, poiché la competenza è del Ministero dello Sviluppo economico, si è potuto decidere per le imprese (e sono tante) che si trovano in difficoltà, che stanno sostenendo costi aggiuntivi, che in questi mesi hanno visto crollare il loro fatturato. Durante l’incontro per quelle imprese ci si è detto che dovremo chiedere un nuovo incontro. Sempre al Ministro Di Maio il quale, evidentemente, oltre ad essere assente, non si è preoccupato neppure di coordinare i suoi Ministero. Francamente – concludono – ci saremmo aspettati più concretezza e maggior rispetto per le imprese del cesenate. Ma così non è stato purtroppo. Noi non molliamo e già domattina chiederemo un nuovo incontro al Ministro Di Maio, il quale non potrà che affrontare sul serio una situazione che sta mettendo in difficoltà sin troppe imprese».