Toscana

TERRA SANTA: SABBAH (PATRIARCA GERUSALEMME), «NON AVERE PAURA DELLA PACE»

Annapolis rappresenta un’opportunità di “pace da cogliere e da accettare. Gli Stati Uniti lo vogliono. Il Presidente Bush è deciso. Ma bisogna domandare a Israele se è deciso. I Palestinesi sono pronti. Non bisogna avere paura della pace”. E’ quanto sostiene il patriarca latino di Gerusalemme, Michel Sabbah, che oggi a Gerusalemme ha presentato il suo messaggio per la Pasqua 2008. In una intervista al sito della Custodia di Terra Santa, Sabbah ha passato in rassegna i temi legati al conflitto. “Olmert ha una vera volontà politica, è deciso a fare la pace”. Per lui gli ostacoli sono “l’estrema destra, gli estremisti religiosi, il partito religioso che ritiene che tutta la terra deve restare israeliana. Ecco l’opposizione con la quale Olmert deve trattare”. Circa Hamas, “una minaccia” insieme ad Hezbollah, Sabbah è convinto che “quello che lo fa esistere e aumentare è la situazione di guerra nella quale ci sono ingiustizie, c’è la povertà e la miseria, e fin tanto che questa situazione esiterà ci sarà sempre Hamas e tutte le sue dichiarazioni e la sua volontà di finirla con Israele. Ma quando si farà una pace seria, definitiva, Hamas e Hezbollah finiranno col diminuire e perdere la loro influenza”. Nonostante ciò, ha aggiunto il patriarca latino, “Israele, l’Ue, la comunità internazionale devono parlare con l’Autorità Palestinese e accettare che questa si riconcili con Hamas. Si tratta di riconoscere all’Autorità palestinese la possibilità di riannodare un’alleanza, perché la pace non si può fare solamente con una parte del popolo palestinese. Ci sono più di un milione e mezzo di persone a Gaza. Bisogna tenerne conto. Dunque bisogna che i due gruppi si riuniscano, diventino una sola realtà palestinese, che rappresentano insieme la volontà palestinese perché la comunità internazionale e lo stesso Israele possano fare degli accordi di pace. Ma finché Hamas è soggetto al boicottaggio e, appena entra nel governo, viene boicottato tutto il popolo palestinese, ci troviamo in un vicolo cieco”. Il consiglio di Sabbah ad Abu Mazen è di “ricomporre le due parti del popolo palestinese. Ma questa alleanza dipende non solo da Abu Mazen ma anche dalla comunità internazionale”. A quest’ultima il patriarca rivolge l’esortazione a “lasciare tranquilli i Palestinesi, di permettere loro di riunirsi e di agire insieme. E se mai ci fosse Hamas nel governo palestinese, che sia rispettata la volontà palestinese”.Sir