Toscana

TERREMOTO CILE: P.BAEZA DONOSO (CARITAS CILE), A SANTIAGO ALMENO 5 CHIESE DISTRUTTE

Nel centro di Santiago almeno cinque chiese sono state distrutte dal terremoto ma pare non ci siano vittime tra sacerdoti e religiosi. L’edificio della Conferenza episcopale cilena, che ospita anche Caritas Cile, è stato danneggiato. Lo dice al SIR padre Alfonso Baeza Donoso, vicepresidente di Caritas Cile, raccontando al telefono le difficoltà nell’approntare i primi soccorsi, dopo il terremoto del 27 febbraio che ha provocato finora oltre 700 vittime, a Santiago e nel sud del Paese. “E’ una catastrofe enorme, soprattutto nella zona di Concepcion – conferma padre Baeza Donoso -. Il nostro edificio ha subito danni, le comunicazioni non funzionano bene. Anche gli ascensori sono fuori uso, e noi siamo al settimo piano”. “E’ stata una scossa enorme che è aumentata pian piano di intensità – così la descrive padre Baeza -, a casa mia è caduto tutto e sono ancora scioccato per la paura. È stata un’esperienza molto forte e dolorosa, è una situazione drammatica per tutte le persone che hanno perso i familiari e sono rimaste senza casa”. Caritas Cile ha aperto un conto corrente per raccogliere le offerte, mentre a Santiago “stiamo raccogliendo alimenti in diverse parrocchie – spiega -. Ora speriamo di riuscire a distribuirli perché ci sono grandi difficoltà nei trasporti via terra, visto che strade e ponti sono andati distrutti”. “Nel centro di Santiago – prosegue – ho visto almeno cinque chiese distrutte. Nel sud del Paese ce ne saranno molte di più ma ancora non abbiamo ancora notizie certe”. Caritas Cile ha già avviato contatti con Caritas internationalis, Caritas America Latina e Celam (Conferenza degli episcopati latinoamericani), mentre i vescovi cileni hanno invitato alla speranza: “E’ tempo di pregare e di riunirsi come una sola famiglia” ha detto mons. Alejandro Goic, vescovo di Rancagua e presidente della Conferenza Episcopale del Cile. “E’ stata una catastrofe. Siamo addolorati per i nostri fratelli e sorelle che hanno perso la vita, esprimiamo vicinanza e preghiera per i loro parenti e amici, anche per quelli che hanno perso le loro proprietà ottenute grazie agli sforzi di una vita intera”. La Chiesa cilena fornisce aggiornamenti sul terremoto sul suo sito, anche tramite il social network Twitter.Sir