Toscana

TERRICCIOLA, LE PRECISAZIONI DELLA CURIA SULLA RICHIESTA DI RISCOSSIONE DEI LIVELLI

Sabato 28 nella tarda serata l’Ufficio stampa della Diocesi di Volterra ha diffuso ai quotidiani e alla Rai il seguente comunicato.

A proposito di quanto apparso recentemente su diversi quotidiani circa la richiesta di riscossione dei “livelli” nella parrocchia di Terricciola (Pi) , si ritiene opportuno precisare quanto segue per fare chiarezza e per dare serenità:

1. I “livelli” non sono tasse che i braccianti che lavoravano i terreni della Chiesa dovevano pagare al Vescovo, anche dopo l’eventuale compera del terreno stesso, come qualche giornale ha scritto; sono invece libere disposizioni che i proprietari facevano, davanti ad un notaio, affinché una piccola parte della resa di un terreno fosse destinato a scopi sociali: ospedali, scuole, orfanotrofi, chiese, confraternite ,ecc.Tali disposizioni restano per legge legate al terreno in modo che, chi lo acquista, acquisisce anche il dovere di pagare tale “livello”.

2 – Diverse parrocchie della diocesi si trovano, per così dire, in una “emergenza edilizia”: numerosi edifici (chiese, locali parrocchiali, asili, ecc.) appaiono lesionati, anche gravemente, a causa della particolare conformazione del terreno che smotta, ed abbisognano di interventi urgenti ed assolutamente superiori alle nostre risorse economiche. Anche quanto una piccola diocesi come la nostra riesce ad ottenere da Enti pubblici o privati non alleggerisce significativamente il problema.

3 – Lo scopo per cui è stata presa l’iniziativa di notificare agli interessati l’ammontare dei singoli “livelli” mira alla informazione e sensibilizzazione: volevamo che le persone interessate sapessero che su quel bene che stanno legittimamente usando a beneficio personale è legata anche una specifica finalità sociale e che sta deteriorandosi, forse irreparabilmente, proprio quella struttura o quel servizio, per il cui funzionamento il “legato” era stato istituito.

4 – Occorre ammettere che la forma burocratica e professionale con cui quanto sopra è stato comunicato ha probabilmente offuscato l’obiettivo primario che ci si proponeva, mettendo invece in rilievo cifre, scadenze e quant’altro. Questo ha provocato reazione da parte delle persone che, talora, non erano neppure a conoscenza del “livello” gravante su qualche loro proprietà.

5 – La diocesi di Volterra dichiara perciò con fermezza e chiarezza la propria volontà di non creare angustia e preoccupazione a nessuno, ben sapendo che le sue vere risorse non sono quelle economiche ma la stima e la fiducia della gente, requisito di base per poter annunciare il Vangelo. Pertanto ogni questione sarà pacificamente risolta nel dialogo e nella comprensione reciproca.