Toscana
TOGO, NON SI SPARA PIU’, MA IN MIGLIAIA FUGGONO IN BENIN E GHANA
La situazione al momento appare calma, ma la città è presidiata dall’esercito che continua a mantenere posti di blocco! nelle vie principali. Solo poche persone si sono avventurate per le strade e hanno ripreso il lavoro dicono all’Agenzia Fides fonti della Chiesa locale da Lomé, capitale del Togo, precipitato da giorni nella crisi più grave della sua storia.
Non si spara più, ma non si intravede per ora una via di uscita alla crisi, perché sia il regime sia l’opposizione rimangono sulle loro posizioni continuano le fonti. L’incertezza sul futuro del paese continua a spingere la gente a trovare rifugio nei paesi confinanti. Secondo gli ultimi dati ufficiali, almeno 10mila togolesi si sono rifugiati in Benin, e altri 4mila in Ghana.
Nel frattempo, l’Unione Africana e la Comunità Economica dell’Africa Occidentale hanno chiesto ai politici togolesi di continuare sulla via del dialogo. L’appello giunge alla fine della missione che rappresentanti delle due organizzazione africane hanno effettuato a Lomé sabato e domenica scorsi.
Faure Gnassingbé Eyadéma, figlio dell’ex-presidente Gnassingbé Eyadema, morto lo scorso febbraio, e candidato del partito al potere nelle elezioni presidenziali del 24 aprile, è impegnato in una serie d’incontri con i Capi di Stato africano. Il 30 aprile si è infatti recato a Kinshasa nella Repubblica Democratica del Congo, per poi incontrare a Tripoli il leader libico Muammar Gheddafi.