Toscana

Terremoto, Betori in Mugello: «Ho trovato i parroci molto coraggiosi. I preti punto di riferimento per la popolazione»

«Le maggiori difficoltà – afferma Betori – sono a Barberino, ho visto una lunga fila di persone alla tenda della Protezione Civile immagino per la richiesta di sopralluoghi nelle case, anche se i segni esterni tipici del terremoto non sono visibili sugli edifici» ha detto il card. Betori. «Ho trovato i parroci molto coraggiosi, pronti ad affrontare la problematica e a rimboccarsi le maniche facendo qualche sacrificio» ha proseguito. I due sacerdoti di Barberino, ha affermato, si trasferiranno dai parenti a Firenze per dormire e durante la giornata saranno ospitati nella sede della Misericordia per non gravare sulla Protezione Civile. «I sacerdoti come sempre sono un punto di riferimento umano, ma al momento non ci sono situazioni tali della popolazione da richiedere da parte loro un intervento diretto, stasera si avrà forse un quadro più certo della condizione delle case e delle necessità delle persone – ha proseguito il card. Betori. La popolazione è comprensibilmente spaventata, ma ho visto tranquillità e molto ordine. Voglio rassicurare la gente, la situazione è sotto controllo, la macchina dei soccorsi si è mossa in maniera tempestiva ed efficace, le istituzioni sono attive e tutto è supervisionato dalla Prefettura. Ho parlato stamattina con il Prefetto prima di partire per il Mugello e rifarò un punto nel pomeriggio quando celebrerò la messa proprio per la Prefettura per la festa di Sant’Ambrogio».

Per quanto riguarda le chiese della diocesi, afferma Betori, «abbiamo un problema serio proprio a Barberino di Mugello dove la chiesa vede lesionato il portico e distaccata la facciata dal corpo principale. Si stanno portando via le opere d’arte contenute nella chiesa insieme alla Sovrintendenza ai beni artistici. Anche la canonica è stata lesionata dal sisma e come la chiesa è stata dichiarata inagibile dai Vigili del fuoco. I tempi per rendere la chiesa nuovamente agibile saranno lunghi e dovremo trovare una soluzione per la comunità e per le celebrazioni della domenica nel paese».

«Danni ingenti – prosegue Betori – si sono verificati anche in una chiesa ex parrocchiale che la diocesi ha affidato da un po’ di tempo alla comunità rumeno-ortodossa in località Torre Petrona, a Scarperiadove è crollato il controsoffitto. Per fortuna tutto è accaduto nella notte perché proprio ieri avevano celebrato la loro divina liturgia. Qui credo che la chiusura sarà molto lunga perché essendo venuta giù la volta la chiesa è completamente inagibile. Le altre chiese della diocesi sul territorio non sembrano avere particolari problemi, ma ho chiesto a tutti i sacerdoti di far verificare la fruibilità degli edifici da parte dei Vigili del fuoco prima che si svolgano le celebrazioni di domenica prossima. Sembrava esserci una criticità sul campanile della chiesa di Cavallina, ma il parroco mi ha assicurato che non ha subito danni particolari».