Toscana

Terremoto in Mugello: don Ulivi (parroco Barberino), «chiesa e canonica inagibili». Danni alla chiesa di Torre Petrona

 “I vigili del fuoco, che sono accorsi in breve tempo – spiega al Sir don Ulivi – dopo il sopralluogo alla Parrocchia e alla Canonica, le hanno dichiarate inagibili. Ora ci troviamo fuori, davanti alla Chiesa per presidiarla. Forse dovrebbe arrivare la Soprintendenza per verificare i danni a un quadro. Il porticato è pericolante e anche la facciata ha riportato una crepa evidente. Dall’interno si vedono le travi di legno scoperte”. Don Ulivi aggiunge: “In tutto il comune, la Protezione civile sta monitorando la situazione. Non risulterebbero danni a persone. Mentre agli edifici sì, a Scarperia, a San Piero e a Barberino”. “Era dal 29 giugno del 1919 che in Mugello, dove vi è stato l’epicentro, non si registrava un terremoto di questa entità. All’epoca ci furono oltre 100 morti. Si registrò una scossa tra il settimo e il nono grado della scala Mercalli”, conclude il parroco. Al momento l’arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori, si sta recando nelle zone colpite per esprimere tutta la sua vicinanza e per verificare la situazione. Le scuole sono chiuse in tutto il Mugello. Il traffico ferroviario nel nodo di Firenze è sospeso.

«Appena sono cominciate ad arrivare le scosse più forte, abbiamo fatto partire un tam tam di telefonate, per capire se c’erano feriti o necessità tra i parrocchiani delle zone colpite dal terremoto. Molte persone hanno dormito in auto». Lo dice al Sir don Luciano Marchetti, vicario foraneo del Mugello, che traccia il quadro della situazione secondo quanto risulterebbe dai primi contatti con i parroci e le comunità dell’area: “Al momento la chiesa del convento di Bosco ai Frati, che si trova nel comune di Scarperia e San Piero, dove vi è stato l’epicentro, è stata chiusa per precauzione. A Galliano, una frazione di Barberino di Mugello, sono caduti quadri e oggetti nella canonica. Danni ingenti si registrano invece in località Torre Petrona, a Scarperia, dove nella chiesa in uso alla comunità rumeno-ortodossa, è crollato il controsoffitto”.  “Ora si continuano a registrare piccole scosse. Dalle notizie circolanti, risulterebbero circa 70 persone fuori casa in provincia di Firenze. Ma il numero sembrerebbe destinato a salire”, conclude don Marchetti.