Toscana

Treni senza aria condizionata? Regione contro Ferrovie

di Simone PitossiDiminuiscono i treni soppressi o in ritardo, ma le carrozze restano sovraffollate. Sono questi i principali elementi che emergono dal monitoraggio sul trasporto ferroviario in Toscana nel primo semestre 2003. «Emergono i primi segnali di miglioramento – ha sottolineato l’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti – che però ancora non ci appagano». Non solo. La Regione Toscana «non pagherà a Trenitalia una parte della quota prevista dal contratto di servizio finché sui treni non funzionerà l’aria condizionata». L’annuncio è sempre dell’assessore. I treni nel mirino della Regione sono – nella quasi totalità – quelli utilizzati dai lavoratori pendolari. Secondo il contratto di servizio stipulato tra la Regione e Trenitalia nel gennaio del 2002, tutti i treni regionali e locali in funzione in Toscana avrebbero dovuto essere dotati di aria condizionata. Le segnalazioni di molti viaggiatori e le verifiche effettuate dagli ispettori regionali hanno però evidenziato che soltanto pochi treni sono dotati di impianti funzionanti d’aria condizionata.

«Ci sono indubbiamente delle difficoltà su diversi treni – osserva il direttore del trasporto regionale di Trenitalia Fiorenzo Martini, – perché non è semplice effettuare i lavori di installazione degli impianti e allo stesso tempo mantenere inalterato il livello del servizio di trasporto e anche perché abbiamo incontrato alcune difficoltà tecniche che hanno richiesto del tempo per essere risolte. Contiamo comunque di risolvere questo problema in un lasso di tempo abbastanza breve». «A giugno 2003 – spiega Martini – Trenitalia ha già superato lo standard previsto per fine anno dalla Carta dei servizi a proposito delle carrozze climatizzate sui treni della Toscana». «L’obiettivo – conclude – era del 32 per cento nel 2002 e del 35 per cento nel 2003. Il contratto di servizio anche su questo punto è stato rispettato e difatti la Regione Toscana sta pagando regolarmente il corrispettivo previsto».

L’assessore Conti conferma che «relativamente al contratto di cofinanziamento per il rinnovo del parco rotabile la Regione Toscana non pagherà la quota relativa agli impianti di condizionamento finché questi non funzioneranno in maniera efficiente».

Dalla prossima settimana sarà possibile verificare il ritardo del proprio treno attraverso il nuovo servizio «Pronto Treno». Il servizio permetterà, al costo di una telefonata ad un numero di rete fissa, di ricevere informazioni sull’eventuale ritardo del treno sul quale il cittadino deve viaggiare. Basterà chiamare il numero 055-294166 e digitare successivamente il tasto con il cancelletto e il numero del treno sul quale si vogliono ottenere informazioni. Un risponditore automatico darà poi tutte le informazioni relative al treno in questione. «Crediamo – ha aggiunto Martini – di fornire un servizio utile, soprattutto per chi è in attesa in quelle stazioni dove i display o le informazioni ad impianto fonico non esistono o non sono comunque efficienti».

Carrozze affollate e in ritardoDiminuiscono i treni soppressi o in ritardo, ma le carrozze restano sovraffollate. Nello specifico, secondo il raffronto con i dati del 2002, sono diminuite del 18% le corse soppresse. Nei primi sei mesi del 2003, su oltre 100 mila corse ne sono state soppresse 278, di cui 119 per cause direttamente dipendenti da Trenitalia, contro le 350 del primo semestre 2002 e le 408 del secondo semestre 2002. Per quanto riguarda la puntualità, nel primo semestre del 2003 il 92% dei treni regionali è arrivato a destinazione con meno di 5 minuti di ritardo (erano il 90% nello stesso periodo del 2002) e il 98% ha accumulato un ritardo inferiore ai 15 minuti (era il 97% nel 2002). Ancora meglio hanno fatto registrare i treni interregionali: il 92%, contro l’89% del 2002, sono arrivati in stazione con un ritardo compreso nell’arco dei 15 minuti. Più complessa la situazione dei cosiddetti «treni critici», quasi tutti utilizzati dai pendolari, per i quali in precedenza non c’era alcuna rilevazione. Dei 15 treni critici per puntualità, tre sembrano aver superato ogni problema di ritardo. Le cose sono migliorate, secondo i dati del report regionale, per il Chiusi-Siena delle 21,07, il Pisa-Aulla delle 12,57, il La Spezia-Pisa delle 7,32, il Chiusi-Firenze del mattino, mentre restano altamente critici il Firenze-Viareggio delle 17,40, il Lucca-Firenze delle 7,01, il Pistoia-Firenze delle 8,00, il Borgo San Lorenzo-Firenze delle 16,45 e il Pisa-Lucca delle 17,41. Altri 15 treni sono invece considerati critici per il problema dell’affollamento, dove la domanda supera in media del 15% l’offerta di posti disponibili. In questo caso le condizioni più difficili si registrano sul Chiusi-Firenze delle 5,40, il Viareggio-Firenze delle 5,45 e delle 6,30, l’Orbetello-Firenze delle 6,28 e il Firenze-Roma delle 17,09. «I controlli effettuati dai nostri 42 ispettori – ha spiegato l’assessore Conti – e gli investimenti della Regione Toscana per contribuire al rinnovo dei mezzi rotabili stanno producendo i primi effetti positivi, ma non dobbiamo abbassare la guardia». La schedaIn Toscana i chilometri di rotaie sono 1.584. Le linee regionali sono 13, sulle quali, ogni giorno, circa 580 treni portano a destinazione 170 mila passeggeri. In un anno raggiungono la cifra di 46 milioni. Numeri ancora più ciclopici se si considerano tutti i viaggiatori che vanno in treno fuori dalla Toscana o che qui arrivano.