Toscana

UCRAINA, MESSAGGIO DEI VESCOVI GRECO-CATTOLICI ALLA NAZIONE: «SIA ASCOLTATO IL POPOLO»

Un appello alla nazione perché sia ascoltato il popolo che manifesta “in maniera pacifica” e “in difesa dei suoi diritti costituzionali”. E’ stato lanciato ieri sera dal card. Lubomir Husar a nome dei vescovi della Chiesa greco-cattolica di Ucraina, riuniti da ieri a Lviv in Sinodo. In un messaggio diffuso in maniera integrale dalla agenzia di stampa cattolica “Risu”, i vescovi si schierano al fianco del popolo ucraino che è sceso in piazza “per difendere i suoi diritti costituzionali in maniera pacifica”. “È gente coraggiosa – scrive il card. Husar – responsabile, pronta a sacrificarsi. Dovrebbe essere onorata e la sua voce ascoltata, perché ‘la voce del popolo è la voce di Dio’”.

Da qui l’appello ai nuovi responsabili governo: “Ci rivolgiamo a quelle persone che detengono il potere che gli è stato conferito da quello stesso popolo, chiedendo loro di non cedere ad alcuna tentazione in questo momento di profonda difficoltà, di non usare il loro ruolo, i mezzi della forza e le forze di sicurezza, per i loro interessi personali, contro il loro popolo. Le loro attività dovrebbero essere sempre utilizzate entro i limiti della legalità”.

Nel suo messaggio alla nazione il card. Husar ricorda che fin dalla campagna elettorale, la Chiesa cattolica non ha mai parteggiato per nessuno dei due candidati alla presidenza ucraina. Aveva solo – in un messaggio diffuso in modo congiunto con la altre chiese cristiane presenti in Ucraina – richiamato ad una serie di “possibili violazioni” come “l’interferenza sulla libera espressione della volontà dei cittadini, l’informazione unilaterale, l’uso improprio delle risorse dello Stato, l’acquisto dei voti, la falsificazione dei risultati elettorali”. Nel suo appello, il card. Husar chiede: “Non siamo stati testimoni di queste violazioni? Più volte il presidente dell’Ucraina ha pubblicamente dichiarato che le elezioni sarebbero state democratiche. È stato lui, in quanto garante della Costituzione dell’Ucraina, in grado di assicurarlo?”. Il card. Husar ha concluso il suo appello richiamando alla preghiera, “in questo difficile momento per il nostro paese”, “ad uno ad uno il popolo, le famiglie, e l’intera nazione”. Lo stesso appello appare sulla pagina web dell’agenzia Risu e nel presentare alla stampa il messaggio dei vescovi greco-cattolici ucraini, il vescovo Stepan Meniosk, esarca di Donetsk e Kharkiv, ha detto: “Se stiamo tranquilli, rischiamo di rimanere schiavi per sempre”. Sir