Vita Chiesa

AUSTRIA: I VESCOVI APPROVANO PACCHETTO DI NORME CONTRO GLI ABUSI

Con un comunicato stampa diffuso ieri, i vescovi austriaci hanno presentato i provvedimenti approvati nel corso dell’assemblea plenaria estiva svoltasi a Mariazell il 22 e 23 giugno contro gli abusi e la violenza nella Chiesa. Le misure disposte dalla Conferenza episcopale entreranno in vigore a partire dal 1° luglio e dovranno essere pienamente realizzate in tutte le diocesi dell’Austria entro il 31 maggio 2011, “affinché si garantisca che tutti coloro che operano nella Chiesa sono corresponsabili al fine di prevenire ancor meglio gli abusi e la violenza”. L’ordinamento quadro, presentato dal card. Christoph Schönborn, ha come scopo primario “l’aiuto e la giustizia per le vittime”. Tra i provvedimenti contenuti nel pacchetto, anche l”‘assistenza legale indipendente per le vittime”, posta sotto la direzione della Commissione per la protezione delle vittime. In concreto, è prevista la realizzazione unitaria dei centri di aiuto diocesani, allestiti allo scopo. Tali centri verranno diretti da professionisti indipendenti e devono fornire un primo contatto e un primo chiarimento dei casi di sospetto abuso, nonché assistere, anche legalmente, le vittime. “Se esiste un sospetto fondato, il presunto colpevole verrà sospeso dal servizio fino a che il fatto non sia definitivamente chiarito”, sottolinea il documento dei vescovi. I centri di aiuto delle diocesi sosterranno i costi per le terapie delle vittime. Inoltre, la Conferenza episcopale ha istituito la “Stiftung Opferschutz”, una fondazione per la tutela delle vittime, con cui “verranno messi a disposizione fondi in misura necessaria per aiutare le vittime in modo rapido, non burocratico, umano e adeguato”. Il denaro non proverrà dal gettito delle imposte ecclesiastiche, bensì sarà risarcito dai colpevoli e dalla istituzione responsabile. Un aspetto importante è dedicato infine alla prevenzione: al riguardo, i vescovi hanno previsto l’attuazione di provvedimenti relativi alla selezione delle persone che svolgono il servizio ecclesiastico, alla specializzazione e all’aggiornamento, nonché all’istituzione di un centro per la tutela dei bambini e dei giovani in ciascuna diocesi. (Sir)