Vita Chiesa

Assemblea Cei, card. Bagnasco al Papa: «La sua è una presenza di grazia»

«Davanti a lei – ha detto il cardinale – sono simbolicamente riunite tutte le Chiese che ciascuno di noi serve con l’annuncio del Vangelo, principio della vita ecclesiale in ogni tempo. Vorremo, innanzitutto, essere portatori della voce del nostro popolo, all’interno del quale il Signore ci ha posti come pastori, sacerdoti e ministri: è voce di gioiosa riconoscenza per la testimonianza che lei, Padre Santo, ci offre quotidianamente con la sua parola e il suo esempio». Il cardinale ha poi ricordato che «comunione e comunicazione della fede sono le due dimensioni sulle quali ci soffermeremo maggiormente: quest’ultima, per approfondire insieme gli Orientamenti per la catechesi; quella per valutare ed eventualmente decidere circa gli emendamenti al nostro stesso Statuto. A tale riguardo, abbiamo abbracciato con piena disponibilità e pronto impegno il percorso di discernimento che lei ci ha additato».

 «All’interno delle Conferenze episcopali regionali – ha affermato il cardinale – ci siamo interrogati per individuare le forme più efficaci con cui favorire collegialità e maggiore partecipazione, ripensando a tale scopo il nostro Statuto alla luce delle Sue indicazioni. Una modalità significativa di comunione l’ha rappresentata anche la visita del segretario generale, mons. Nunzio Galantino, che si è recato di persona sul territorio. I suggerimenti e le indicazioni pervenute da tutte le Conferenze regionali sono stati molteplici, nel segno della partecipazione e della responsabilità». Nelle ultime due sessioni, ha proseguito il presidente della Cei, «il Consiglio permanente ha valutato e ordinato l’ampio materiale, giungendo ad alcune proposte, che ha ritenuto di presentare alla valutazione di questa Assemblea, chiamata a esercitare in pieno la logica della corresponsabilità collegiale. Tutto ciò appartiene al confronto dei prossimi giorni». Con «disponibilità», ha concluso il cardinale, «ora accogliamo il dono di quanto vorrà comunicarci ed essere così aiutati a nostra volta a parlare – come lei ci diceva durante l’evento ‘La Chiesa per la scuola’ – ‘le tre lingue che una persona matura deve possedere in maniera armoniosa: quella della mente, quella del cuore e quella delle mani’, ossia della vita».