Vita Chiesa

CARD. BERTONE: UNIVERSITÀ CATTOLICHE, «PONTE TRA FEDE E CULTURA»

«Secondo la propria natura, ogni Università cattolica offre un importante contributo alla Chiesa nella sua opera di evangelizzazione. Si tratta di una vitale testimonianza di ordine istituzionale da rendere a Cristo e al suo messaggio, così necessario nelle culture contrassegnate dal secolarismo, o là dove Cristo e il suo messaggio di fatto non sono ancora conosciuti»: lo ha detto questo pomeriggio a Cracovia il card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, nella Lectio magistralis sul tema «Il ruolo delle Università Cattoliche nell’opera della Nuova Evangelizzazione», pronunciata al «Collegium Maius» in occasione del conferimento del dottorato Honoris causa da parte della Pontificia Università «Giovanni Paolo II». Il cardinale ha sottolineato che «tutte le attività fondamentali di una Università cattolica sono collegate e armonizzate con la missione evangelizzatrice della Chiesa»: la «ricerca condotta alla luce del messaggio cristiano», la «formazione attuata in un contesto di fede», la «formazione professionale che comprende i valori etici e il senso di servizio alle persone e alla società». Ha anche parlato di «tentazione della secolarizzazione» per le università cattoliche che può portarle a «cancellare l’aspetto confessionale» a «minimizzare i segni della loro identità cattolica», riducendola «ad un umanesimo consensuale e il Cristianesimo a un insieme di valori».

Le università cattoliche rivestono una particolare importanza nel quadro della «nuova evangelizzazione», ha spiegato il card. Bertone, in quanto «dopo il primo annuncio (kerygma) e la catechesi, la fede è chiamata progressivamente ad impregnare le culture, senza tuttavia mai identificarsi con esse». In questo impegno «le Università cattoliche hanno per missione di fare da ponte tra la fede e la cultura», cooperando con l’azione della Chiesa che consiste anche nel «raggiungere e quasi sconvolgere mediante la forza del Vangelo i criteri di giudizio, i valori determinanti, i punti di interesse, le linee di pensiero, le fonti ispiratrici e i modelli di vita dell’umanità». «Un altro motivo rende oggi particolarmente urgente il coinvolgimento delle Università cattoliche nell’opera della nuova evangelizzazione – ha quindi proseguito -: essa “deve, tra l‘altro, creare nei ricchi la coscienza che è venuto il momento di farsi realmente fratelli dei poveri nella comune conversione allo sviluppo integrale, aperto all‘Assoluto”. Infatti, – ha spiegato – una delle finalità fondamentali delle istituzioni superiori di insegnamento cattolico è il servizio della società: “La missione fondamentale di una Università è la continua indagine della verità mediante la ricerca, la conservazione e la comunicazione del sapere per il bene della società”.

Dopo aver richiamato il contributo che le Università cattoliche possono dare nello sviluppo del «dialogo incessante tra le diverse discipline, a cominciare da quello tra fede e ragione», il cardinale ha sottolineato l’esigenza di un «dinamismo missionario» che «deve entrare in una nuova tappa storica» dell’azione evangelizzatrice della Chiesa. Circa i metodi della «nuova evangelizzazione» ha parlato dell’esigenza che ogni università debba «fornire – non solo proporre – a tutti gli studenti una informazione solida sull’insieme della fede cristiana (e non solo sulle religioni)», ciò pur nel rispetto «della diversità delle convinzioni» degli studenti iscritti. In conclusione ha notato come «un certo numero di insegnanti e di persone impegnate nelle Università cattoliche danno una testimonianza di vita edificante nel servizio agli studenti, nella trasmissione e nella ricerca del sapere. Il non-cristiano ha il diritto di aspettarsi una coerenza di vita da parte di colui che si dice cristiano, uno stile di vita conforme alle esigenze evangeliche. Colui che è la Verità e la Vita ha vissuto questa unità». (Sir)