Vita Chiesa

CECINA: VESCOVO SCRIVE A CIAMPI IN DIFESA DI 100 FAMIGLIE CHE RISCHIANO DI PERDERE LA CASA

«Signor Presidente, mi rivolgo a Lei per presentarLe una situazione di umano disagio e di oggettiva ingiustizia che si sta consumando nella città di Cecina, situata in questa mia diocesi». Inizia così la lettera che il vescovo di Volterra mons. Mansueto Bianchi ha scritto al Presidente della Repubblica per segnalare quanto sta succedendo a Cecina, dove 100 famiglie rischiano di perdere la casa dove abitano a causa del fallimento della società costruttrice (la «Cecina sviluppo immobiliare») che aveva acceso un’ipoteca sugli immobili. «E’ possibile – prosegue la lettera – che le vigenti leggi nel nostro Paese consentano questi procedimenti, ma non può sfuggire a nessuno quale oggettiva ingiustizia si stia consumando a danno di oltre 100 famiglie che, al momento della stipula del contratto non sapevano o non avevano capito che tale immobile era gravato da ipoteca».«La casa – scrive ancora mons. Bianchi – non è un bene voluttuario né un optional per la vita della famiglia: è un diritto che appartiene alla sfera più essenziale e cara della vita personale e familiare… Mi rivolgo a Lei, Signor Presidente, perché nella Sua sensibilità personale e nella Sua altissima funzione istituzionale voglia compiere quanto è in Suo potere perché gli Istituti Bancari interessati adottino una linea di umanità attenta alle esigenze ed alle difficoltà delle famiglie, ma anche affinché sotto il profilo legislativo casi come questi trovino una più equa soluzione».