Vita Chiesa

Concistoro: il 13 maggio la canonizzazione di due «pastorelli» di Fatima; il 15 ottobre santi altri 34 beati

I due «pastorinhos», beatificati 17 anni fa da Giovanni Paolo II, verranno quindi annoverati nell’albo dei santi proprio in occasione del viaggio apostolico del Papa a Fatima. Il Santo Padre, nel corso della sua visita in Portogallo in occasione del centenario delle apparizioni mariane, li eleverà al culto della Chiesa universale durante la celebrazione eucaristica prevista nel piazzale davanti al santuario di Fatima. È a Giacinta e Francesco, che allora avevano nove e dieci anni, che insieme alla cugina Lucia dos Santos apparve la Madre di Dio il 13 maggio 1917 e riapparve loro ogni 13 del mese fino all’ottobre di quell’anno.

Tranne Francesco e Giacinta Marto, tutti gli altri 34 beati saranno canonizzati il 15 ottobre. «Cinque dei beati sono bambini e adolescenti, eccellenti come testimoni di verità e libertà, messaggeri di pace e di una nuova umanità riconciliata nell’amore», «nella storia dei nostri giorni» in cui gli adolescenti sono invece «non di rado oggetto di sfruttamento e mercificazione». Lo ha fatto notare il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, nel presentare al Papa il profilo dei beati che presto diventeranno santi. Tra di loro, i due pastorelli di Fatima e tre adolescenti – Cristoforo, Antonio e Giovanni – «protomartiri del Messico e dell’intero continente americano». Saranno quindi canonizzati il 15 ottobre prossimo gli altri beati: Andrea de Soveral, Ambrogio Francesco Ferro, sacerdoti diocesani, Matteo Moreira, laico, e 27 Compagni martiri (trucidati il 16 luglio del 1645 dagli olandesi), Faustino Míguez, sacerdote scolopio, fondatore dell’Istituto Calasanziano delle Figlie della Divina Pastora, e Angelo da Acri, sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini. «Questi beati non sono solo ammirati dal popolo di Dio per lo splendore delle loro virtù», ma anche come «intercessori di miracoli e grazie», ha detto il Papa sempre in latino.