Vita Chiesa

Diocesi di Prato, prima iniziativa per i 500 anni dalla nascita di Santa Caterina de’ Ricci

L’incontro si terrà alle ore 18,15 nel coro della basilica dei Santi Vincenzo e Caterina de’ Ricci.

Il prossimo 23 aprile ricorreranno i 500 anni dalla nascita della mistica di origini fiorentine, che ha legato indissolubilmente il proprio nome a Prato, città dove ha vissuto gran parte della sua vita. Caterina, lo ricordiamo, a 14 anni è entrata nel monastero di San Vincenzo Ferreri, a 25 anni ne è diventata priora trascorrendoci il resto della propria esistenza. È morta il 2 febbraio del 1590 nel monastero pratese ed è stata proclamata Santa nel 1746. Per ricordare lo speciale anniversario la Diocesi di Prato ha promosso una serie di eventi, realizzati in collaborazione con l’associazione ArteMìa, che saranno presentati nei prossimi giorni.

Il libro curato da don Pratesi «vuole essere un invito e offrire un aiuto per accostarsi alla compatrona di Prato per la via della preghiera – spiega il sacerdote -. Nella preghiera, infatti, non si entra soltanto in relazione con Dio, aspetto certamente principale, ma si stabilisce anche una relazione con tutti quelli che, nel mondo terreno o celeste, con Dio sono in comunione. Attraverso l’esperienza e le parole della Santa veniamo guidati a Cristo, e a Maria, in un cammino vivo e coinvolgente che investe la liturgia della Chiesa e la devozione personale. Caterina diviene amica e compagna di viaggio, maestra di vita spirituale e modello di radicalità evangelica, dalla provvidenza offerta a tutti, particolarmente a Prato, come solido punto di riferimento e richiamo alla speranza».

Saranno presenti all’incontro, oltre all’autore, il vicario generale della Diocesi don Daniele Scaccini e il rettore della Basilica don Paolo Baldanzi. Modera la presidente di ArteMìa, Veronica Bartoletti. Per partecipare non è obbligatorio prenotare ma, in ottemperanza alle norme anti-contagio, è necessario essere in possesso di green pass rafforzato. Sarà inoltre possibile seguire l’iniziativa in diretta Facebook sul profilo di ArteMìa, video che poi rimarrà a disposizione anche dopo l’appuntamento.

Ricordiamo brevemente la storia di Santa Caterina. Subito dopo la sua morte, era già chiamata «la Santa di Prato». Caterina de’ Ricci, mistica domenicana è vissuta tra il 1522 e il 1590, e quando nel 1746, è stata canonizzata, il Comune di Prato la proclamò compratrona della città.

Il 24 agosto 1542 nel monastero avvenne un fatto prodigioso: il Cristo in legno presente in una cella si staccò dalla croce per abbracciare S. Caterina de’ Ricci. Fu uno dei miracoli più stupefacenti che si raccontano della vita della Santa. A testimoniarlo furono le consorelle che assistettero al prodigio: il Crocefisso chiese alla Santa tre processioni di espiazione per i peccatori.

Così, da quasi cinque secoli, le monache domenicane non sono mai venute meno a quella richiesta. Per tre giorni, il 22, il 23 e il 24 agosto, ogni anno, le claustrali all’interno dell’antico monastero portano in processione quello stesso Crocifisso che abbracciò Santa Caterina de’ Ricci.