Vita Chiesa

Firenze, card. Betori: «Incredulità e amarezza» per sacerdote accusato di violenza sessuale

Oggi i quotidiani riportavano la notizia che un sacerdote, parroco in Mugello, sarebbe indagato per violenza sessuale, dopo le denunce di una ragazza di 19 anni. Don Emanuele Dondoli, 58 anni, sacerdote dal 1988 e parroco di Pietramala dal 1992, è accusato di aver abusato della giovane che presenterebbe disturbi della personalità, ed era convinta di essere posseduta dal demonio. E lui, le avrebbe impartito «benedizioni risolutive per il malessere» compiendo abusi in sagrestia anche con un unguento «benedetto». I fatti risalirebbero tra marzo e giugno del 2018. Dopo la denuncia della giovane nei mesi scorsi la polizia ha perquisito il parroco e nel suo telefonino, che è stato sequestrato, sarebbero state trovate anche alcune immagini scattate in quei momenti.

Questo il comunicato della Diocesi di Firenze:

«La notizia appresa dalla stampa in merito ai fatti gravissimi che vedono coinvolto un sacerdote della Diocesi di Firenze, ha generato sorpresa, incredulità e amarezza nell’Arcivescovo Card. Giuseppe Betori, rimasto fino a oggi completamente all’oscuro non essendogli mai pervenuta alcuna informazione o segnalazione né dai soggetti coinvolti, né da altre fonti.

Mentre fin da ora esprime piena fiducia nella magistratura che dovrà giudicare sulla veridicità dei fatti, così come contestati dalla Procura della Repubblica, la diocesi di Firenze fa presente che verrà subito attivata la procedura canonica alla luce di quanto contestato al sacerdote. Tale procedura prevede un’indagine previa per verificare il fondamento dell’accusa, se questa sarà confermata il caso sarà deferito alla Congregazione per la dottrina della fede competente in materia.

Nel frattempo l’Arcivescovo, se la gravità dei fatti riportati dalla stampa sarà confermata, verosimilmente sospenderà in via cautelare il sacerdote dal ministero.

L’Arcivescovo insieme al suo presbiterio esprime vicinanza alla giovane coinvolta e alla sua famiglia. Addolorati per la sofferenza provocata, rivolgono anche un pensiero alla comunità parrocchiale colpita da questa vicenda».