Francesco, Messa a S. Marta: «Dobbiamo toccare le piaghe di Gesù»
Il «cammino per l'incontro con Gesù-Dio sono le sue piaghe. Non ce n'è un altro». Ad affermarlo è stato il Papa, che nell'omelia della Messa celebrata questa mattina a Santa Marta ha commentato il Vangelo proposto dalla liturgia nella festa di san Tommaso apostolo.
Tommaso, ha detto Papa Francesco, «era un testardo», ma «ha visto il Signore, è stato invitato a mettere il suo dito nella piaga dei chiodi» è stato «il primo dei discepoli» a fare «la confessione della divinità di Cristo, dopo la Resurrezione». Per toccare il Dio vivo - ha affermato il Papa - non serve «fare un corso di aggiornamento», ma entrare nelle piaghe di Gesù e per questo «è sufficiente uscire per la strada».
Le piaghe di Gesù, ha spiegato infatti il Papa, «le trovi facendo le opere di misericordia, dando al corpo del tuo fratello piagato, perché ha fame, perché ha sete, perché è nudo, perché è umiliato, perché è schiavo, perché è in carcere, perché è in ospedale. Quelle sono le piaghe di Gesù oggi». Se ci limitiamo a «fare una fondazione», ha ammonito il Papa, «saremo soltanto filantropici»: «Dobbiamo toccare le piaghe di Gesù, dobbiamo carezzare le piaghe di Gesù, dobbiamo curare le piaghe di Gesù con tenerezza, dobbiamo baciare le piaghe di Gesù. Pensiamo, cosa è successo a san Francesco, quando ha abbracciato il lebbroso? Lo stesso che a Tommaso: la sua vita è cambiata!».
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