Vita Chiesa

Gmg, Benedetto XVI. «Grazie per la vostra accoglienza»

Il nostro SPECIALE sulla GmgLa diretta videoI Toscani a Madrid (i video di Tsd)

VIA CRUCIS: ANCHE UN VENTILATORE PER DIFENDERE IL PAPA DAL CALORE

(Madrid, dai nostri inviati 19 agosto) – I carri della tradizione della Settimana santa spagnola sono posizionati lungo tutto il tragitto e plaza di Cibeles, dove si trova il palco del Papa, è per la seconda volta colma dei pellegrini che scandiscono il suo nome. Tutto è pronto per la via crucis che vedrà protagoniste, stasera, le confraternite spagnole, ognuna delle quali porterà il carro per il proprio tratto secondo i propri modi. Nella piazza c’è anche l’orchestra della Gmg, che si è costituita per questo evento ed è composta da giovani musicisti di tutta la Spagna, “che si sono incontrati – spiega il direttore – attraverso il linguaggio della musica”. Dopo una giornata tanto intensa, particolare è stata la cura per il refrigerio del Pontefice: la sedia del papa è stata spostata sotto i nebulizzatori e vicino ad essa è stato collocato un grande ventilatore nero. I giovani sono allegri come sempre, e utilizzano ogni mezzo disponibile per difendersi dal sole, compresa la stoffa delle bandiere intrisa d’acqua sopra la testa.

ANCHE GIAPPONESI E HAITIANI PORTANO LA CROCE DELLA GMG. Momenti di commozione alla via crucis della Gmg: alla nona stazione, dedicata alla vittime di genocidio, violenza, stupro e pedofilia la croce è portata da giovani del Ruanda e Burundi e quando un canto struggente a voce unica si alza, viene accolto da un applauso partecipe. All’undicesima stazione “Gesù muore sulla croce”, il silenzio è totale e gruppi interi di giovani si inginocchiamo per terra fino al termine della preghiera. Alla quattordicesima sono invece i giovani di Haiti e del Giappone, colpiti da terribili terremoti, a portare la croce.

MADRID CAPITALE DEI GIOVANI

(Madrid, dai nostri inviati – 18 agosto) – Madrid, “capitale dei giovani del mondo e dove tutta la Chiesa volge i suoi occhi”. Con queste parole cariche di gioia, Benedetto XVI ha salutato i giovani riuniti nella Plaza de Cibeles di Madrid per la “festa dell’accoglienza”. “Con la vostra presenza e la partecipazione alle celebrazioni – ha subito aggiunto -, il nome di Cristo risuonerà in ogni angolo di questa illustre città. Preghiamo perché il suo messaggio di speranza e amore abbia eco anche nel cuore di quelli che non credono o si sono allontanati dalla Chiesa. Grazie tante per la splendida accoglienza che mi avete riservato entrando nella città, segno del vostro amore e della vostra vicinanza al Successore di Pietro”. Il Papa ha avuto una parola per tutti. Per il sindaco di Madrid che gli ha consegnato le chiavi della città, per le autorità nazionali e locali per la “generosa collaborazione per il positivo svolgimento di questo grande evento”. “Vi ripeto che è una grande felicità stare qui con voi. Che la fiamma dell’amore di Cristo non si spenga mai nei vostri cuori”. Poi il Papa si è rivolto ai giovani in sei lingue diverse. Ai giovani di lingua francese ha detto: “Voi portate nel cuore delle domande e cercate delle risposte. E’ una cosa buona cercare sempre. Cercate soprattutto la verità, che non è un’idea, un’ideologia o uno slogan, ma una Persona, il Cristo, Dio stesso venuto tra gli uomini!”. E a giovani inglesi: “Fate della fiducia nella parola di Cristo il fondamento delle vostre vite!”. I DONI DEI GIOVANI  | BENEDETTO XVI AI GIOVANI: EDIFICATE LA VITA SULLA ROCCIA CHE È CRISTOCARD. ROUCO VARELA A BENEDETTO XVI, CON VOI “LA CHIESA GIOVANE”. “Santo Padre, la vostra visita ha un valore eccezionale. Con voi viene ‘la Chiesa giovane’ accompagnata dai suoi vescovi diocesani, sacerdoti, religiosi e religiose, in un numero e una rappresentatività veramente ‘cattolici’, universali”. Così l’arcivescovo di Madrid, card. Antonio María Rouco Varela, ha portato il saluto della Chiesa spagnola a Benedetto XVI nell’incontro con i giovani, questa sera, a Plaza de Cibeles. Una piazza – anzi “la più emblematica e popolare di tutte le piazze madrilene” – che “accoglie oggi la presenza festosa di questa immensa moltitudine di giovani venuti da ogni angolo della terra che – ha proseguito l’arcivescovo – con gioia e debordante entusiasmo la ricevono come Colui che viene nel nome del Signore”. “Molti sono arrivati a Madrid – ha evidenziato – assieme a un grande numero di coetanei spagnoli dopo un proficuo pellegrinaggio per le diocesi, le città e la gente di Spagna. Sono qui, amato Santo Padre, per vivere questo incontro con il Papa come figli e fratelli della stessa Chiesa: il nuovo popolo di Dio che non conosce frontiere”. “Il Papa – ha concluso il card. Rouco Varela – li chiama ad essere ‘testimoni della gioia’ e loro lo saranno. La Spagna, questa antica nazione e comunità di popoli che ha iniziato il suo percorso storico ascoltando e abbracciando la predicazione apostolica, lo sta già sperimentando”.I GIOVANI DI BENEDETTO, TUTTA LA PIAZZA URLA IL SUO NOME. Questa è la piazza di Benedetto, questi sono i giovani di Benedetto: i ragazzi che aspettano il Papa in plaza de Cibeles non fanno altro che chiamarlo e gridano il nome del Pontefice con entusiasmo. I ragazzi che stanno aspettando il suo arrivo sono pieni di allegria e passano il tempo che manca all’arrivo di Benedetto XVI a loro modo, ballando e sventolando le bandiere di tutti i continenti. È una piazza che non sta mai ferma, i ragazzi saltano a ritmo di musica ma quando nei maxi-schermi compare l’immagine del Papa che parla nelle diverse lingue esplodono in applausi scroscianti. Il cielo un po’ coperto offre un minimo di sollievo alle centinaia di migliaia di ragazzi che sono qui, ma si sono comunque attrezzati con dei teli di cerata stesi per terra, bottigliette d’acqua con cui si bagnano continuamente la testa e cappelli di tutti i colori; i vescovi e i cardinali già arrivati, e seduti sotto il sole, si proteggono in qualche modo con degli ombrelli bianchi. VIDEO TSD: In 300 da Prato alla GMG per incontrare il Papa |