Vita Chiesa

Insegnamento religione cattolica: messaggio Cei, «presenza significativa nella scuola»

«Si tratta di un’occasione formativa importante che vi viene offerta per arricchire la vostra esperienza di crescita e per conoscere le radici cristiane della nostra cultura e della nostra società», rilevano i vescovi sottolineando che «in questi ultimi anni l’Irc ha continuato a rispondere in maniera adeguata e apprezzata ai grandi cambiamenti culturali e sociali che coinvolgono tutti i territori del nostro bel Paese». Questo grazie anche ad insegnanti di religione che si sforzano ogni giorno per lavorare con passione e generosità nelle scuole italiane, sia statali che paritarie, sostenuti da un lato dal rigore degli studi compiuti e dall’altro dalla stima dei colleghi e delle famiglie che ad essi affidano i loro figli».

I contenuti dell’insegnamento della religione cattolica, «declinati da specifiche ‘Indicazioni didattiche’, appaiono adeguati a rispondere efficacemente anche oggi alle domande più profonde degli alunni di ogni età, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado». I vescovi sottolineano che «la domanda religiosa è un’insopprimibile esigenza della persona umana e l’insegnamento della religione cattolica intende aiutare a riflettere nel modo migliore su tali questioni, nel rispetto più assoluto della libertà di coscienza di ciascuno, in quanto principale valore da tutelare e promuovere per una vita aperta all’incontro con l’altro e gli altri». Rivolgendosi agli studenti, i vescovi si dicono «sicuri che durante queste lezioni potrete trovare docenti e compagni di classe che vi sapranno accompagnare lungo un percorso di crescita umana e culturale, decisivo e fondamentale anche per il resto della vostra vita». La percentuale degli studenti che nell’anno scolastico 2016-2017 si sono avvalsi dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole italiane è stata pari all’87,1%, con punte del 90,7% registrate nella scuola primaria.