Vita Chiesa

MIGRAZIONI: CONVEGNO CEI APOSTOLATO DEL MARE; TESTIMONI DEL VANGELO A BORDO

I marittimi “interpellano” la Chiesa per “una presenza di promozione umana e di evangelizzazione” perché “anche se lontani da terra sono parte della Chiesa Universale”. Così don Giacomo Martino, direttore dell’Ufficio di pastorale del mare della Fondazione Cei Migrantes, ha spiegato l’importanza del servizio al “popolo del mare”, aprendo questo pomeriggio i lavori del convegno nazionale in corso a Pontecagnano Faiano (Sa), fino al 1° luglio, sul tema “Testimoni del Vangelo a bordo: Federazione e Comitato Nazionale, nuove opportunità per l’evangelizzazione”, in preparazione al IV Convegno ecclesiale nazionale. Attraverso il servizio dell’apostolato del mare, ha ricordato don Martino, la Chiesa “diviene presenza viva della fede tra le piccole comunità di persone a bordo”. Da qui il ruolo delle “Stelle Maris”, presenti nei porti italiani per garantire un servizio di accoglienza tutto l’anno e per testimoniare che il marittimo va accolto “non come un diverso ma come un lavoratore straniero che porta ricchezza e cultura nel nostro Paese”.

Nel suo intervento, mons. Walter Ruspi, direttore dell’Ufficio catechistico nazionale della Cei, parlando del primo annuncio del Vangelo nella pastorale missionaria in Italia, ha evidenziato che occorre evangelizzare accompagnando in un preciso “orizzonte” di vita: per questo è fondamentale la testimonianza di vita autenticamente cristiana. Occorre aiutare “ogni uomo e ogni donna a prendere coscienza della propria identità, a fare alla luce del Vangelo, verità su di sé e partecipare a un cammino in comunione con gli altri”.

Mons. Ruspi, che ha trattato il tema “Dall’annuncio alla Confermazione e preparazione al matrimonio della gente di mare”, ha indicato un itinerario possibile sul modello catecumenale: il “tempo del discernimento, quando la coppia muove i primi passi”; “il tempo del fidanzamento, quando la coppia, raggiunta una certa stabilità, comincia a vivere una vita comune, confrontandosi sui valori, immaginandosi l’uno accanto all’altra, condividendo esperienze cristiane e testimoniando l’amore”; “il tempo della celebrazione nel Rito del matrimonio, quando la coppia, insieme alle famiglie e alla comunità intera, svolge la preparazione immediata e la celebrazione del matrimonio davanti alla comunità” e il tempo della “mistagogia nuziale”, quando la coppia “condivide tutta la vita, sotto il medesimo tetto, vivendo le nozze cristiane”. Nei prossimi giorni sono previste testimonianze ed esperienze degli operatori delle associazioni “Stella Maris”, che recentemente si sono unite in una Federazione nazionale mentre sabato, 1° luglio, il pellegrinaggio a Paola (Cs), al santuario di San Francesco, patrono dei marittimi, concluderà il convegno.Sir