Vita Chiesa

Mosca, patriarca russo Kirill e arcivescovo di Canterbury Welby: Cristiani perseguitati in Medio Oriente

«Rendiamo grazie a Dio per l’opportunità di incontrarci a Mosca per rendere testimonianza con una sola voce davanti al mondo intero ai nostri fratelli e sorelle perseguitati per la loro fede in Cristo»: è il primo degli otto punti del testo ora sul sito del Patriarcato. «Non possiamo rimanere indifferenti» di fronte alle «afflizioni» dei cristiani in Medio Oriente e Africa, nei «luoghi da cui la Buona novella ha iniziato a essere diffusa» e dove i cristiani patiscono ogni genere di violenze ma anche «forme più sottili di discriminazione». Per «mantenere la presenza cristiana in Medio Oriente e il ritorno dei rifugiati» occorrono «garanzie di sicurezza, il ripristino delle infrastrutture sociali e degli alloggi, il ristabilimento delle condizioni in cui il clero possa svolgere il ministero e il ripristino delle Chiese distrutte». Per questo i due leader fanno appello alla comunità internazionale. Ai leader religiosi e politici del mondo è rivolto l’appello a «unirsi nei loro sforzi per trovare una risposta efficace all’estremismo». «Aspetto importante di questa cooperazione è il dialogo interreligioso: la differenza nella dottrina non dovrebbe essere da ostacolo ai rappresentanti di varie religioni nel vivere in pace e armonia, pegno di un futuro di bene» nel mondo.