Vita Chiesa

Nomadelfia, il «saluto» a Irene Bertoni. Messaggio del Papa:

Le danze in costume dei bambini e dei giovani di Nomadelfia attorno al feretro di mamma Irene hanno detto più di mille parole che cos’è per il popolo di don Zeno un funerale: non un triste commiato dalla persona a cui si è voluto bene, ma «una festa di ringraziamento». E una festa è stato l’intero rito con cui questa mattina Nomadelfia ha consegnato a Dio l’anima di Irene Bertoni, la prima mamma di vocazione e cofondatrice, con don Zeno, della comunità «dove la fraternità è legge».

A presiedere la Messa, alla quale hanno partecipato non meno di 500 persone, è stato il cardinale Ennio Antonelli, già arcivescovo di Firenze e ed ex presidente del Pontificio consiglio per la famiglia. Concelebranti, il vescovo di Grosseto, Rodolfo Cetoloni, il vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli, insieme ad una ventina di sacerdoti e a due diaconi.

Attorno alla bara adagiata in terra alcuni bambini di Nomadelfia con in mano un fiore, hanno come vegliato quel corpo ormai senza vita custode di un’anima grande, che tutta si è donata a Dio e alla causa del Vangelo. «In lei – ha detto il cardinal Antonelli nella sua omelia, ricordando il primo incontro con Irene, avvenuto proprio a Nomadelfia nei primi anni ‘60 – ho ammirato la donna intelligente, risoluta, appassionata, piena di coraggio e di fiducia nella Provvidenza e ho visto in lei, mamma di vocazione di 58 figli, la bellezze di un amore materno rigoglioso di speranza e di gioia».

Tanti I messaggi di cordoglio giunti ai nomadelfi da comunità religiose, missionari, autorità. La più importante, quella di papa Francesco, che attraverso il segretario di Stato, card. Pietro Parolin, ha fatto arrivare al vescovo Cetoloni un telegramma. «Ha portato il sole della gioia nel cuore di tanti bambini», ha scritto il Santo Padre.