Vita Chiesa

Ortodossi: Patriarcato ecumenico nomina due Esarchi in Ucraina

«La recente nomina da parte del Patriarcato ecumenico di due esarchi in Ucraina testimonia sia la determinazione del Patriarca ecumenico Bartolomeo a vedere risolta la divisione degli ortodossi ucraini, ma anche che la storia è in cammino». Spiega così al Sir il Metropolita Emmanuel Adamakis di Francia cosa ha spinto il Patriarca ecumenico a nominare, «nell’ambito dei preparativi per la concessione dell’autocefalia alla Chiesa ortodossa in Ucraina», come suoi esarchi a Kiev l’arcivescovo Daniel di Pamphilon (Stati Uniti), e il vescovo Ilarion di Edmonton dal Canada. L’annuncio della nomina è stato dato ieri con un comunicato del Patriarcato. Il Metropolita Emmanuel ha partecipato insieme con il metropolita Hilarion del Patriarcato di Mosca ai colloqui tra Bartolomeo e Kirill che si sono svolti al Fanar il 31 agosto scorso ed hanno avuto al centro anche la questione delle chiese ortodosse in Ucraina e il loro processo verso l’«autocefalia» (indipendenza).

Al Sir, il Metropolita Emmanuel spiega che per il Patriarcato ecumenico è «una responsabilità costante» ricercare «il senso della storia» e al tempo stesso «la continua protezione dell’unità del corpo ecclesiale». Sul ruolo che i due rappresentanti del Patriarca Bartolomeo dovranno svolgere in Ucraina, Emmanuel ha risposto così: «I due esarchi dovranno aprire la strada verso l’Autocefalia. Devo sottolineare che in questo caso il processo è importante quanto l’obiettivo. Perché è proprio attraverso il processo che le diverse componenti dell’ortodossia ucraina possono essere avvicinate. La loro missione principale pertanto sarà facilitare i contatti, costruire ponti, promuovere il dialogo e infine contribuire alla costruzione di una chiesa locale indipendente».