Vita Chiesa

PAPA: PER LA QUARESIMA PIÙ ATTENZIONE AI BAMBINI ABBANDONATI, RISCOPRIRE GESTI DI PENITENZA

Fare in modo che ai “nostri fratelli più piccoli, spesso abbandonati a se stessi, venga riservata la dovuta cura grazie anche alla nostra solidarietà”. E’ questo, per il Papa, “un modo concreto di tradurre il nostro sforzo quaresimale”, attraverso una maggiore “attenzione” alle “difficili condizioni in cui versano tanti bambini nel mondo”. Durante la celebrazione della Parola di oggi, con cui Giovanni Paolo II ha inaugurato come di tradizione la Quaresima, il Santo Padre ha citato il suo recente Messaggio dedicato alla frase di Gesù: “Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me” (Mt 18,5). Soffermandosi, inoltre, sul “senso profondo dell’ascesi cristiana”, il Papa ha sottolineato che “i gesti esteriori di penitenza hanno valore solo se sono espressione di un atteggiamento interiore, se manifestano la ferma volontà di allontanarsi dal male e di percorrere la strada del bene”. “Salire verso mete elevate”, è dunque il fine dell’ascesi, che “comporta sacrifici e rinunce” e la capacità di “ridurre all’essenziale l’equipaggiamento per non appesantire il viaggio” e di “essere disposti ad affrontare ogni difficoltà e superare tutti gli ostacoli per raggiungere l’obiettivo prefissato”. Di qui l’invito del Papa a “percorrere il sentiero arduo della santità”, attraverso “l’umile e docile adesione al volere di Dio accompagnata da incessante preghiera” e la riscoperta delle “forme penitenziali tipiche della tradizione cristiana, come l’astinenza, il digiuno, la mortificazione e la rinuncia anche a beni di per sé legittimi”, tramite “gesti concreti di accoglienza nei confronti del prossimo”.Sir

Messaggio per la Quaresima 2004