Vita Chiesa

Papa: Angelus; “bravi i confessori che non usano la frusta ma sanno ascoltare

“Permettetemi qui un pensiero a tanti bravi sacerdoti confessori che hanno questo atteggiamento: di attirare la gente, tanta gente che si sente niente, si sente “al pavimento” per i suoi peccati… Ma con tenerezza, con compassione… Bravi quei confessori che non sono con la frusta in mano, ma soltanto per ricevere, ascoltare, e dire che Dio è buono e che Dio perdona sempre, che Dio non si stanca di perdonare. A questi confessori misericordiosi chiedo oggi, a tutti voi, di fare un applauso, qui, in Piazza, tutti”. Così il Pontefice analizzando il vangelo del lebbroso e l’atteggiamento di Gesù nei suoi confronti, si è rivolto ai fedeli raccolti in piazza San Pietro per la preghiera dell’Angelus.

“Mercoledì prossimo inizieremo la Quaresima – ha poi ricordato Francesco -. Sarà un tempo favorevole per dare un senso di fede e di speranza alla crisi che stiamo vivendo. E non voglio dimenticarmi le tre parole che fanno capire lo stile di Dio. Non dimenticare: vicinanza, compassione, tenerezza. Lo diciamo insieme? Vicinanza, compassione, tenerezza”.