Vita Chiesa

Papa Francesco: a Fondazione Centesimus Annus, «crisi economica ha dimensione etica, collaborazione ecumenica di speciale importanza»

«Le attuali difficoltà e crisi nel sistema economico hanno una innegabile dimensione etica: sono legate a una mentalità di egoismo e di esclusione che ha generato nei fatti una cultura dello scarto, cieca rispetto alla dignità umana dei più vulnerabili». Lo ha detto questa mattina Papa Francesco ai membri della Fondazione Centesimus Annus – Pro Pontifice, che ha ricevuto in udienza in Vaticano, nel 25° anniversario della sua istituzione, al termine del convegno internazionale sul tema: «Nuove politiche e stili di vita nell’era digitale».

Dopo aver espresso «gratitudine» per il «vostro lavoro in ordine a far conoscere la saggezza della Dottrina sociale della Chiesa a quanti sono impegnati nel mondo degli affari e nei settori economici della società civile», Francesco ha ribadito come sia «un compito più che mai necessario», dal momento che «le sfide sociali e finanziarie poste alla comunità internazionale sono diventate sempre più complesse e interconnesse».

Poi, il Papa ha evidenziato la «crescente globalizzazione dell’indifferenza» davanti alle «evidenti sfide morali che la famiglia umana è chiamata ad affrontare». Il riferimento è ai «molteplici ostacoli allo sviluppo umano integrale di tanti nostri fratelli e sorelle, non solo nei Paesi materialmente più poveri ma sempre più anche in mezzo all’opulenza del mondo sviluppato». Altra sfida, le «urgenti questioni etiche legate a movimenti migratori mondiali». Francesco, inoltre, ha indicato «una tragica e falsa dicotomia» che «si è sviluppata tra la dottrina etica delle nostre tradizioni religiose e gli interessi pratici dell’attuale comunità degli affari». Vi è piuttosto «una naturale circolarità tra il profitto e la responsabilità sociale». È per questo motivo che «la dimensione etica dei rapporti sociali ed economici non può essere importata nella vita e nell’attività sociale dall’esterno, ma deve emergere dall’interno».

Rivolgendosi ai membri della fondazione, il pontefice ha indicato «la minaccia che le famiglie stanno affrontando a causa delle incerte opportunità di lavoro e dell’impatto della rivoluzione della cultura digitale». «È un ambito decisivo nel quale la solidarietà della Chiesa è effettivamente necessaria». Per questo motivo, «la collaborazione ecumenica è di speciale importanza – ha affermato Francesco – e la presenza del patriarca Bartolomeo di Costantinopoli alla vostra conferenza è segno eloquente di tale comune responsabilità».