Vita Chiesa

Papa Francesco a Mahmoud Abbas: rilanciare il processo di pace israelo-palestinese

«Durante i cordiali colloqui – riferisce la Sala Stampa della Santa Sede – sono stati rilevati i buoni rapporti tra la Santa Sede e la Palestina e il ruolo positivo dei cristiani e dell’attività della Chiesa nella società palestinese, sancito dall’Accordo globale del 2015». Ci si è, quindi, soffermati «sul cammino di riconciliazione all’interno del popolo palestinese, nonché sugli sforzi per riattivare il processo di pace tra israeliani e palestinesi e raggiungere la soluzione dei due Stati, auspicando un rinnovato impegno della comunità internazionale nel venire incontro alle legittime aspirazioni di entrambi i popoli». «Un’attenzione particolare», inoltre, è stata riservata allo «status» di Gerusalemme, «sottolineando l’importanza di riconoscere e preservarne l’identità e il valore universale di Città santa per le tre religioni abramitiche». Infine, «si è parlato degli altri conflitti che affliggono il Medio Oriente e dell’urgenza di favorire percorsi di pace e di dialogo, con il contributo delle comunità religiose, per combattere ogni forma di estremismo e di fondamentalismo».

È durato circa 20 minuti, dalle 10.37 alle 10.57, il colloquio privato tra il Papa e il presidente palestinese. Lo ha riferito il pool di giornalisti ammessi all’incontro, specificando che la delegazione palestinese era composta da 16 persone, tra cui il ministro degli Esteri, il consigliere per gli affari religiosi, il consigliere diplomatico, l’ambasciatrice presso l’Italia e l’ambasciatore presso il Vaticano. Tre i regali di Abu Mazen al Papa: un dipinto a olio sottovetro, raffigurante la Città Vecchia di Gerusalemme – «Questo quadro rappresenta lo spirito della Città Vecchia di Gerusalemme», ha detto il presidente al Santo Padre – un libro sulla storia dei rapporti tra il Vaticano e la Terra Santa e una cassettina di legno intarsiato artigianale.

Il Papa ha regalato ad Abbas una medaglia in bronzo raffigurante la basilica di San Pietro: «Questa è la basilica del 1600, con la piazza e il colonnato», ha spiegato Francesco, che ha consegnato al presidente anche una copia della «Laudato si’» e del messaggio per la Giornata mondiale della pace. «Ho voluto firmarlo con la data di oggi», ha detto ancora Francesco ad Abu Mazen. «Preghiamo per la pace in questa stagione di Natale», l’auspicio di Abbas. «Molte grazie per questa visita», il saluto di congedo del Papa in italiano. «Sono contento per questo incontro, contiamo su di lei», le parole del presidente palestinese.