Vita Chiesa

Papa Francesco ai vescovi: siate padri, non padroni né principi

«Avere gesti e parole di speciale conforto per quanti sperimentano marginalità e degrado; più di altri hanno bisogno di percepire la predilezione del Signore, di cui siete le mani premurose». Così il Papa ai vescovi dei Territori di Missione partecipanti al seminario promosso dalla Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli ricevuti oggi in udienza. Per il Santo Padre, il vescovo «è uomo di preghiera, uomo dell’annuncio e uomo di comunione». Il vescovo è «uno che ha il coraggio di discutere con Dio per il suo gregge. Attivo nella preghiera, condivide la passione e la croce del suo Signore. Mai appagato, cerca costantemente di assimilarsi a Lui, in cammino per diventare come Gesù vittima e altare per la salvezza del suo popolo».

Il vescovo «non vive in ufficio, come un amministratore di azienda, ma tra la gente, sulle strade del mondo, come Gesù. Porta il suo Signore dove non è conosciuto, dove è sfigurato e perseguitato. E uscendo da sé ritrova sé stesso. Non si compiace di comfort, non ama il quieto vivere e non risparmia le energie, non si sente principe, si prodiga per gli altri, abbandonandosi alla fedeltà di Dio». «Guardatevi dalla mondanità», l’ammonimento di Francesco: «C’è sempre il rischio di curare più la forma della sostanza, di trasformarsi in attori più che in testimoni, di annacquare la Parola di salvezza proponendo un Vangelo senza Gesù crocifisso e risorto». Il vescovo, inoltre, «non fa notizia sui giornali, non cerca il consenso del mondo, non è interessato a tutelare il suo buon nome, ma ama tessere la comunione coinvolgendosi in prima persona e agendo con fare dimesso. Non soffre di mancanza di protagonismo, ma vive radicato nel territorio, respingendo la tentazione di allontanarsi di frequente dalla Diocesi – la tentazione dei ‘vescovi da aeroporto’ – e fuggendo la ricerca di glorie proprie». Infine l’invito a fuggire il clericalismo: «Il popolo di Dio, per il quale e al quale siete ordinati, vi senta padri, non padroni; padri premurosi: nessuno deve mostrare verso di voi atteggiamenti di sudditanza».