Vita Chiesa

Papa Francesco: «chiedo scusa se ho ferito le vittime di abusi senza accorgermene»

«Quando è stato nominato – le parole del Papa – è andato avanti tutto questo movimento di protesta e lui mi ha dato le dimissioni per la seconda volta; ho detto: ‘No, tu vai’. Ho parlato a lungo con lui, altri hanno parlato a lungo con lui… ‘Tu vai’ e voi sapete cosa è successo lì il giorno della presa di possesso… Si è continuata l’indagine su Barros: non vengono le evidenze. Non posso condannarlo, perché non ho le evidenze; ma anche io sono convinto che sia innocente».

Con sincerità, il Papa ha riconosciuto inoltre di aver usato un termine sbagliato quando ha detto che in mancanza di prove non avrebbe preso provvedimenti nei riguardi di mons. Barros. Un’espressione che ha urtato la sensibilità delle vittime di abusi e Francesco lo ha riconosciuto con schiettezza aiutato, ha detto, anche dalla dichiarazione rilasciata sulla questione dal cardinale O’Malley: «Cosa sentono gli abusati: su questo devo chiedere scusa perché la parola ‘prova’ ha ferito tanti abusati. Chiedo scusa se li ho feriti senza accorgermene, fatto senza volerlo. Mi accorgo che la mia espressione non è stata felice. Barros resterà lì, non posso condannarlo se non ho evidenza. Io ho pensato a quello che ha detto il cardinale O’ Malley, lo ringrazio della dichiarazione perché è stata molto giusta, ha detto tutto quello che io ho fatto e faccio e che fa la Chiesa».

La Commissione vaticana per la tutela dei minori «proseguirà il lavoro compiuto finora» ha assicurato il Papa, che ha inoltre detto di valutare «positivamente» il lavoro compiuto finora dalla Commissione che si occupa del contrasto degli episodi di pedofilia tra il clero, da lui istituita per tre anni e ora in scadenza. Ciò che sta avvenendo in questa fase, ha spiegato Francesco, è il rinnovamento di parte dei membri, che ha bisogno di un certo tempo per essere ultimato. Sulla pedofilia, infine, il Papa ha assicurato che, come per Benedetto XVI prima di lui, la linea resta quella della «tolleranza zero».

Durante la conferenza stampa sul volo di ritorno da Lima a Roma, non poteva mancare la domanda sul fuori programma forse più singolare del viaggio, le nozze della coppia cilena celebrate da Francesco sul volo per Iquique. Francesco ha confermato che la coppia aveva sempre desiderato sposarsi ma che le circostanze della vita – prima fra tutte il terremoto del 2010 – l’avevano indotta a rimandare. «Io li ho interrogati un po’», ha detto ai giornalisti: «E lì le risposte erano chiare: ‘Per tutta la vita … – ‘E come sapete queste cose? Avete buona memoria?’ – ‘No, no: noi abbiamo fatto i corsi prematrimoniali per quel tempo’. Erano preparati. Me lo hanno chiesto. I sacramenti sono per gli uomini… Tutte le condizioni erano chiare. E perché non fare oggi quello che si può fare oggi, e non rimandarlo per domani, che domani forse sarebbe stato 10, 8 anni in più…».

(testo integrale conferenza stampa)