Vita Chiesa

Papa in Armenia: Dichiarazione congiunta, «impegnati contro ogni forma di discriminazione e violenza»

«Siamo purtroppo testimoni di un’immensa tragedia – scrivono i due leader religiosi – che avviene davanti ai nostri occhi: di innumerevoli persone innocenti uccise, deportate o costrette a un doloroso e incerto esilio da continui conflitti a base etnica, politica e religiosa nel Medio Oriente e in altre parti del mondo. Ne consegue che le minoranze etniche e religiose sono diventate l’obiettivo di persecuzioni e di trattamenti crudeli, al punto che tali sofferenze a motivo dell’appartenenza a una confessione religiosa sono divenute una realtà quotidiana. I martiri appartengono a tutte le Chiese e la loro sofferenza costituisce un «ecumenismo del sangue» che trascende le divisioni storiche tra cristiani, chiamando tutti noi a promuovere l’unità visibile dei discepoli di Cristo».

Nella Dichiarazione Francesco e Karekin II condannano duramente ogni forma di fondamentalismo, soprattutto quello che si giustifica «sulla base di idee religiose» e lanciano un appello alla comunità internazionale: «Imploriamo i capi delle nazioni di ascoltare la richiesta di milioni di esseri umani, che attendono con ansia, pace e giustizia nel mondo, che chiedono il rispetto dei diritti loro attribuiti da Dio, che hanno urgente bisogno di pane, non di armi».

La Dichiarazione – che è stata resa nota solo all’ultimo momento – si conclude con la determinazione da parte delle due Chiese di proseguire sul cammino dell’unità: «La via della riconciliazione e della fraternità è aperta davanti a noi».