Vita Chiesa

RnS: Martinez, «Una corrente di Grazia in comunione con la gerarchia»

Nel tracciare un bilancio di questi due giorni, il clou è stata l’udienza di venerdì a piazza san Pietro con Papa Francesco, Martinez ha indicato le piste future del movimento: «Fare spazio all’altro. Chi cerca posti nel Rinnovamento è fuori strada»; custodire l’altro. Chi non ha umiltà di dipendere da Dio vedrà solo se stesso e perderà l’altro; fare crescere l’altro, ponendosi a servizio».

Un vero e proprio richiamo, quello di Martinez agli oltre 30mila aderenti presenti sugli spalti dell’Olimpico, «a intensificare il cammino comunitario, a crescere nella comunione fraterna e a condividere maggiormente la grazia del RnS». Nella sua relazione il presidente del RnS ha passato in rassegna le parole di Papa Francesco all’udienza, in modo particolare quelle rivolte ai leader messi in guardia dal sentirsi indispensabili, passando da «servitori a padroni».

«Il Papa – ha affermato Martinez – ci ricorda che ogni servizio ha un termine. Noi abbiamo appena rinnovato i nostri servitori per i prossimi quattro anni e ancora proseguiremo dopo l’estate. Al termine di questa stagione avremo il 50% di nuovi responsabili».

Momenti di rinnovo «delicati», ha ammesso Martinez, «c’è chi si offende, chi lascia, chi comincia a parlare male. Il metodo carismatico è il discernimento comunitario, cioè la sottomissione agli altri. Siano gli altri a decidere. Noi dobbiamo attendere con apertura di cuore e libertà interiore. Non siamo una dittatura, non siamo un partito politico, non siamo dei pavoni, non siamo un club dove se non rinnovi la tessera scaduta sei fuori. Nessuno faccia soffrire i fratelli». Questo è possibile solo «rimanendo saldi in Cristo».

«Il Papa – ha proseguito il presidente del RnS – è un padre esigente che mette in guardia e che richiama con grande enfasi i principi fondamentali. Un principio per il Papa è molto chiaro: percepirsi come corrente di grazia. Ci riporta alle origini, perché ogni realtà tende a invecchiare ed è giusto richiamare la freschezza del carisma».

«Noi siamo una corrente di grazia che matura in un movimento ecclesiale – ha ribadito Martinez – nel 2017 festeggeremo il nostro Giubileo, 50 anni di matrimonio con la Chiesa. I pontificati di San Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI sono stati per noi e per tutti i movimenti la stagione della maturità ecclesiale. In questa stagione noi siamo entrati nel 1996 quando per discernimento ecclesiale dei vescovi italiani, siamo stati accolti dalle realtà ecclesiali e salutati come quella chance – di cui parlava Paolo VI – che viene a maturazione. La nostra è una storia che racconta di un’amicizia e di una collaborazione meravigliose con i nostri vescovi. Nessuna corrente di grazia, infatti, può muoversi e crescere nella Chiesa senza una comunione organica con la gerarchia secondo le forme proprie della Chiesa. Corrente di grazia – ha spiegato Martinez – indica la missione, movimento indica le modalità attraverso cui questa può avvenire nella Chiesa».

Ne consegue per il presidente del RnS che «le strutture non devono condizionare il cammino ma sono necessarie. Ma è chiaro che il RnS non può identificarsi con la struttura. Occorre stare attenti ai pericoli. Il pericolo è che il fuoco si spenga. Se il cielo rimane oscuro, allora c’è un problema». «Lasciatevi guidare dallo Spirito – è stata l’esortazione finale del presidente del RnS – lasciate fluire questa corrente di grazia. Il fiume deve perdersi nell’oceano di Dio, altrimenti il RnS lavora per se stesso».