Vita Chiesa

SINODO DEI VESCOVI: LE RELAZIONI DEI CIRCOLI MINORI

“Una salda formazione permanente alla Parola di Dio di tutti gli operatori della missione”. Questa la richiesta che accomuna quasi tutte le dodici relazioni dei circoli minori del Sinodo dei vescovi, che i rispettivi relatori hanno presentato questa mattina durante la diciottesima congregazione generale. Le relazioni, viene ricordato nel bollettino sinodale odierno, “rivestono la massima importanza dal momento che sono l’espressione più evidente ed elaborata del pensiero dei padri sinodali coinvolti nella discussione dei circoli e contengono altresì in embrione gli elementi per il consenso generale del Sinodo stesso. Tutte le relazioni considerate nel loro insieme rappresentano in qualche modo la prima sintesi del lavoro sinodale”. I dodici interventi sono stati sintetizzati in un “briefing” nella sala stampa della Santa Sede. “Il rinnovamento biblico nella Chiesa cattolica – ha detto mons. Pierre-Marie Carré, arcivescovo di Albi, presentando la relazione del Circolo minore francese (C) – è ancora recente. Occorre che lavoriamo per far meglio conoscere” il “grande testo” conciliare della Dei Verbum.“Proposte semplici” perché “la Bibbia diventi nutrimento spirituale di tutti i membri della Chiesa”. Tale necessità è stata sottolineata da mons. Pierre-Marie Carré che, presentando ai padri sinodali la relazione del Circolo minore francese (C), ne ha elencare alcune, tra cui: “Una lettura della Scrittura che cominci in famiglia e continui con serate bibliche in parrocchia”; “strumenti pedagogici, supporti on line (internet) per facilitare la comprensione dei passi biblici più difficili”; “assicurare la traduzione e la diffusione della Bibbia nel maggior numero possibile di lingue”. Inoltre, occorre “educare a un ascolto vivo della Parola di Dio. È necessario che ciascun credente possa trasformare il suo cuore in una biblioteca della Parola”. Mons. Carré, relazionando sul proprio Circolo minore, ha anche proposto di promuovere i pellegrinaggi in Terra Santa. Questa, ha detto, è il “quinto Vangelo. Un pellegrinaggio sulle orme di Cristo e degli Apostoli permette di rinnovare la fede”. Dal Circolo minore di Carré anche l’auspicio che “le donne, specialmente le madri di famiglia, abbiano una formazione appropriata” per essere “strumenti della Parola”. Per mons. Mark Benedict Coleridge, arcivescovo di Canberra-Goulburn, relatore del Circolo minore inglese (A), “occorre mettere a punto un piano pastorale ampio e ben strutturato, fondato sulla Parola di Dio e che in tutti i suoi elementi guardi alla Parola”.Islam, dialogo con gli ebrei, ecumenismo, famiglia, traduzione della Bibbia. Questi altri “temi cruciali” toccati dalle relazioni dei Circoli minori del Sinodo dei vescovi, presentate oggi alla diciottesima congregazione generale dell’assemblea sinodale. I diversi interventi sono stati sintetizzati in un “briefing” nella sala stampa della Santa Sede. Alcuni Circoli minori, è stato detto, hanno sottolineato la necessità di “guidare i giovani a scoprire e amare la Parola di Dio affinché possano assumere il proprio ruolo di agenti della missione, soprattutto tra i coetanei”. Un punto che ha accomunato diverse relazioni riguarda l’istituzione dei ministri straordinari della Parola. Questi ministri, hanno spiegato i relatori, sarebbero preparati appositamente per questa missione e delegati ufficialmente dal vescovo. Per i Circoli minori italiani (A e B) erano relatori, rispettivamente, mons. Salvatore Fisichella, presidente della Pontificia Accademia per la vita e rettore della Pontificia Università Lateranense, e mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni e presidente della Federazione biblica cattolica. Entrambi, è stato riferito durante il “briefing”, hanno ricordato che l’annuncio della Parola è compito primario per la Chiesa. Dai Circoli minori, infine, la richiesta che “i Congressi Eucaristici mondiali conferiscano” maggiore “spazio alla Parola”.Sir