Vita Chiesa

Se il prof chiede di farsi prete: per Alessandro Ventura il cammino verso il sacerdozio è iniziato in mezzo ai suoi alunni

Quella di oggi è stata una giornata di grande festa e ricca di emozioni per Ventura: ha, infatti, vissuto il rito dell’ammissione agli ordini sacri, il passo col quale si chiede ufficialmente alla Chiesa e al Vescovo di intraprendere il cammino di formazione al sacerdozio. E lo ha fatto con una modalità del tutto inedita, ossia nell’aula magna dell’Istituto Marconi, davanti al vescovo Giovanni Nerbini e circondato dall’affetto di alcuni dei suoi studenti e colleghi.

«Coraggio, desiderio, novità. Ecco le coordinate di una scelta e di una vocazione. Queste tre parole non devono fare paura, ma essere la guida per la nostra autentica realizzazione nella felicità» ha detto Alessandro Ventura. «Coraggio è l’espressione di un amore forte, così dirompente che non ha nulla da temere. Il coraggio nasce perché dentro ognuno di noi c’è un immenso desiderio di infinità. I desideri sono necessari, ci fanno diventare sale e luce, insaporiscono e illuminano la nostra vita dandole forma e autenticità. E portando nelle nostre giornate delle novità – ha aggiunto Ventura – Quella che abbiamo condiviso oggi è una novità, per la scuola, per me e per ognuno di voi. Gesù parla a tutti, e a ciascuno stupisce sempre con una novità nella vita. Occorre dunque coraggio, occorre desiderarlo».

L’iniziativa generalmente viene vissuta in una chiesa all’interno di una celebrazione eucaristica, Alessandro Ventura ha invece scelto di vivere il rito col quale sancisce la sua volontà di iniziare la formazione che lo porterà al sacramento dell’ordine proprio nella scuola dove insegna, nell’ambito di «Questo è il tempo scelto per te», un incontro con gli studenti tenuto dal vescovo Giovanni Nerbini e dedicato appunto all’importanza delle scelte. Appuntamento che si è svolto in una data individuata non a caso: alla vigilia della Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, che quest’anno cade domenica 25 aprile.  

«Alessandro Ventura oggi ha fatto la sua scelta e inizia questa strada verso il sacerdozio. Quello che farà lui non è una professione, ma una relazione – ha detto il vescovo Giovanni rivolgendosi ai ragazzi – Dio oggi chiede a lui se è pronto a lasciarsi guidare e questa relazione fonderà tutta la sua vita. Non è accumulando che ci si realizza, ma è donando. Vi auguro, ragazzi, che la vostra ricerca e il vostro cammino, mentre continuate le vostre relazioni, possa cercare questo senso grande e profondo che c’è in ognuno di voi».

Presenti nell’aula magna dell’Istituto Marconi, nel rispetto dei limiti di sicurezza, alcuni alunni e colleghi di Alessandro Ventura; il rettore del Seminario don Daniele Scaccini, il parroco di Maliseti don Santino Brunetti, il responsabile della Pastorale Giovanile don Marco Degli Angeli e il coro della Pastorale che ha animato l’iniziativa. I genitori di Alessandro Ventura Francesco e Angela, insieme al fratello, alla cognata e ai nipoti hanno vissuto questo particolare ed emozionante momento in streaming, collegati in diretta dalla Puglia su Google meet. Connessi in rete anche gli altri docenti e studenti di Ventura.

Paolo Cipriani, dirigente dell’Istituto Marconi, ha accolto con favore la richiesta di poter vivere questo momento all’interno della scuola: «Grazie al vescovo Giovanni per questa esperienza, davvero unica. Grazie ai ragazzi per la partecipazione e grazie ad Alessandro Ventura che, attraverso questo rito, ci ha dato l’opportunità di conoscere nuove frontiere e nuovi spazi. Nuove cose che a volte, presi dal nostro quotidiano, ci dimentichiamo».

 Chi è Alessandro Ventura. 33 anni compiuti lo scorso 31 marzo, Ventura viene dalla Puglia, per la precisione da Gioia del Colle, vicino a Bari, ma si è formato a Perugia, dove ha conseguito un master in Coordinamento e progettazione dell’oratorio. Alessandro Ventura è arrivato a Prato tramite l’Anspi, associazione cristiana che riunisce oratori e circoli, che lo ha inviato alla parrocchia di Maliseti. Il parroco don Santino Brunetti aveva bisogno di qualcuno che si dedicasse ai ragazzi e così cinque anni fa è arrivato Alessandro. La canonica di Maliseti è diventata la sua casa, e il suo lavoro l’insegnamento della religione all’istituto Marconi. Col passare del tempo la passione educativa è sfociata nella vocazione al sacerdozio e il vescovo Giovanni ha accolto questa richiesta.