Vita Chiesa

Sinodo giovani: già 221mila risposte al questionario on line. Il 25 marzo verrà consegnato documento al Papa

«Ascolteremo i giovani dal vivo, in diretta, per cercare di comprendere meglio la loro situazione: cosa pensano di se stessi e degli adulti, come vivono la fede e quali difficoltà incontrano a essere cristiani, come progettano la loro vita e quali problemi riscontrano nel discernimento della loro vocazione, come vedono la Chiesa oggi e come invece la vorrebbero…». Con queste parole il card. Lorenzo Baldisseri, segretario generale della Segreteria del Sinodo dei vescovi, ha illustrato gli obiettivi della riunione pre-sinodale del Sinodo dei giovani, in programma dal 19 al 24 marzo. «Si tratta un evento in cui i giovani saranno gli attori e i protagonisti», ha specificato durante la conferenza stampa di presentazione, presso la Sala Stampa della Santa Sede: «Non si parlerà soltanto di loro, ma saranno loro stessi a raccontarsi: con il loro linguaggio, il loro entusiasmo e la loro sensibilità. Il prossimo Sinodo dei vescovi vuole essere, infatti, non solo un Sinodo sui giovani e per i giovani, ma anche un Sinodo dei giovani e con i giovani». Tra i giovani da ascoltare, ha annunciato Baldisseri, «ci saranno in particolare quelli che provengono da situazioni di disagio e dalle ‘periferie esistenziali’, giovani che spesso non hanno la possibilità di farsi sentire per far conoscere la loro situazione e le loro attese. Ci saranno poi giovani non cattolici, non cristiani e non credenti, perché l’ascolto dei giovani si realizzi il più possibile a 360 gradi».

 «La riunione pre-sinodale sarà l’occasione per metterci al passo dei giovani», ha spiegato il cardinale: «Tenendo bene a mente che il Sinodo è per definizione un cammino fatto insieme, vogliamo mostrare cosa significa concretamente camminare insieme ai giovani, a tutti i giovani nessuno escluso». «Camminare con i giovani significa anche individuare specifici cammini pastorali, che consentano alle comunità cristiane di consolidare i loro progetti di pastorale giovanile, adeguandoli alle esigenze dei giovani di oggi», ha proseguito il segretario del Sinodo, informando che «alla Riunione pre-sinodale, insieme ai giovani, parteciperanno alcuni genitori, educatori, sacerdoti, operatori pastorali ed esperti del mondo giovanile, per ascoltare anche chi vive accanto ai giovani e possiede gli ‘strumenti’ per leggere dal di dentro e in profondità la loro situazione». In questo modo, «si vuole anche proporre un metodo di scambio e di collaborazione intergenerazionale, favorendo il dialogo tra giovani e adulti, che spesso nella realtà quotidiana faticano a comunicare tra loro». La Riunione pre-sinodale intende suscitare, inoltre, «dinamiche di partecipazione fondate sull’incontro fra culture, condizioni di vita, fedi e discipline, elaborando un modello da poter riproporre nelle diverse realtà ecclesiali». «Ci interrogheremo su come aiutare i giovani a cercare e a trovare il senso della loro vita, alla luce della specifica prospettiva vocazionale che Papa Francesco ha voluto imprimere al cammino sinodale», ha reso noto Baldisseri.

I partecipanti al Questionario «on line» in preparazione al Sinodo dei vescovi sono stati circa 221mila. «Di questi – ha spiegato il cardinale snocciolando i dati – 100.500 sono coloro che hanno risposto a tutte le domande: 58.000 ragazze e 42.500 ragazzi. Quasi 51.000 partecipanti, che corrispondono al 50,6% dei Questionari completati, sono ragazzi compresi fra i 16 e i 19 anni, a dimostrazione che proprio i più giovani si sono dimostrati maggiormente sensibili all’iniziativa. Il continente più rappresentato è l’Europa, con il 56,4%, seguono l’America Centro-Meridionale con il 19,8% e l’Africa con il 18,1%. Tra i partecipanti che hanno completato il Questionario, il 73,9% si dichiarano cattolici che considerano importante la religione, mentre i restanti sono cattolici che non considerano importante la religione (8,8%), non cattolici che considerano importante la religione (6,1%) e non cattolici che non considerano importante la religione (11,1%)». «Non si tratta di un evento isolato, ma di una tappa del cammino di preparazione al Sinodo del prossimo ottobre», ha precisato Baldisseri a proposito dell’appuntamento di marzo: «Un cammino avviato, dopo l’indizione della XV Assemblea generale ordinaria il 6 ottobre 2016, con la pubblicazione del Documento preparatorio e del relativo Questionario il 13 gennaio 2017». «In questo periodo, moltissime realtà ecclesiali – Conferenze episcopali, diocesi, associazioni e movimenti – si sono attivate con iniziative di vario tipo, che hanno in qualche modo anticipato a livello locale ciò che sarà la riunione pre-sinodale», ha ricordato il cardinale, menzionando tra gli altri eventi il Simposio promosso dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa a Barcellona nel marzo 2017 e ricordando l’incontro dei giovani italiani con Papa Francesco, in programma ad agosto. «Le risposte al Questionario contenuto nel Documento preparatorio hanno impegnato nel corso dell’ultimo anno tutte le Chiese particolari e numerose realtà ecclesiali, come scuole e università, associazioni e movimenti laicali», ha riferito Baldisseri: «Tutti questi contributi, raccolti e sintetizzati a cura delle Conferenze episcopali e dei Sinodi delle Chiese Orientali, sono arrivati e ancora stanno arrivando a Roma, sommandosi alle risposte dei Dicasteri vaticani e alle osservazioni liberamente pervenute da gruppi e singoli, in gran parte giovani.

«La riunione pre-sinodale giungerà a elaborare un documento condiviso, che sarà consegnato al Papa domenica 25 marzo e confluirà, insieme agli altri contributi pervenuti, nell’Instrumentum laboris, il documento su cui si confronteranno i Padri sinodali nel prossimo ottobre», ha quindi annunciato ai giornalisti il card. Lorenzo Baldisseri. «I giovani di oggi usano il web e in particolare i social networks come naturale ‘areopago’ per incontrarsi, comunicare ed esprimere le loro opinioni», ha proseguito il cardinale, spiegando che «da qui è nata l’idea di estendere virtualmente la partecipazione alla riunione pre-sinodale attraverso i social: in tal modo, i giovani di ogni parte della terra potranno non solo seguire a distanza i lavori in tempo reale, ma interagire con i loro coetanei presenti a Roma e inviare i loro contributi, che confluiranno nella sintesi finale». «Anche attraverso le nuove tecnologie della comunicazione – ha spiegato Baldisseri – la riunione pre-sinodale vuole ampliare il più possibile la platea dei giovani coinvolti, perché nessuno debba sentirsi escluso». La data della riunione pre-sinodale è stata scelta, inoltre, «per consentire a tutti i giovani invitati a Roma di partecipare, a conclusione dei lavori, alla celebrazione dell’Eucaristia della Domenica delle Palme in piazza San Pietro in occasione della XXXIII Giornata mondiale della gioventù, sul tema: ‘Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio» (Lc 1,30)’. Proprio in quella circostanza il frutto dei lavori della Riunione, sintetizzato in un documento, verrà consegnato al Santo Padre».

Nella riunione pre-sinodale del Sinodo dei giovani, in programma a Roma dal 19 al 24 marzo, ci saranno anche tre giovani ex vittime della tratta, ha annunciato il card. Lorenzo Baldisseri, rispondendo alle domande dei giornalisti. Ricevendo in udienza, pochi giorni fa, i partecipanti alla Giornata mondiale di preghiera e riflessione sulla tratta delle persone, era stato il Papa stesso a consigliare ai giovani di «farsi sentire» presso il card. Baldisseri e la segreteria del Sinodo: «Abbiamo accolto molto volentieri l’invito del Santo Padre e il desiderio di queste persone», ha reso noto il cardinale. Quando alla «novità» della riunione pre-sinodale, Baldisseri ha precisato che «non intaccherà l’assetto del sinodo dei vescovi, che rimane intatto nella sua struttura e nella sua composizione e consistenza di fondo». «Proprio perché si è parlato molto della necessità di allargare la partecipazione della base al Sinodo – ha spiegato – abbiamo inventato questo pre-sinodo. Siamo arrivati a trovare questa formula che fino a questo momento è positivissima, vedremo nel futuro». «La spinta – ha specificato mons. Fabio Fabene, sottosegretario del Sinodo – è venuta e viene continuamente dal Papa, che ha messo la sinodalità tra i temi portanti del suo pontificato: il Sinodo va visto all’interno della sinodalità dei Continenti». «L’istituzione come tale è il Sinodo dei vescovi», ha precisato ancora Baldisseri, «ma è importante promuovere la partecipazione di altri nelle sue varie forme. La scelta della riunione pre-sinodale è un’esperienza che ci interpella. È un’esperienza nuova, di cui sono soddisfatto: la Chiesa si mette sulla strada, è in uscita, e il Sinodo è un cammino».

«Gli uditori del Sinodo saranno quasi tutti giovani». «Non è stata ancora stilata la lista delle persone che parteciperanno al Sinodo di ottobre», ha detto il cardinale rispondendo alle domande dei giornalisti: «I membri del Sinodo – ha ricordato – sono i vescovi, che rappresentano la Chiesa in tutto il mondo. Ci sarà anche una rappresentanza di religiosi e gli uditori, visto il tema del Sinodo, saranno quasi tutti giovani, tenendo presente che dobbiamo considerare anche gli educatori». «Il documento finale della riunione pre-sinodale, che consegneremo al Papa, avrà il suo peso», ha assicurato Baldisseri: «È una delle quattro fonti che noi consideriamo per la redazione dell’Instrumentum laboris, in cui confluiranno inoltre le risposte al Questionario sul documento preparatorio inviate dalle Conferenze episcopali di tutto il mondo e dagli altri enti aventi diritto; gli Atti del Simposio internazionale di settembre; il sito e il questionario sui social network a disposizione dei giovani di tutti i Continenti». Quanto ai contenuti delle risposte al Questionario sul documento preparatorio, Baldisseri ha precisato: «È un lavoro che stiamo facendo». «Abbiamo ricevuto le risposte e ora stiamo elaborando i dati a livello scientifico attraverso l’Istituto Toniolo dell’Università Cattolica», ha aggiunto mons. Fabio Fabene, sottosegretario del Sinodo. «Tra le esigenze che emergono fin d’ora dalle segnalazioni dei giovani – ha rivelato Baldisseri -: il senso della vita, della famiglia, della comunità, e in cima a tutti la questione della felicità; il tema dell’affettività, la questione del lavoro e dello studio. Per ora le abbiamo captate, ma non abbiamo ancora una sintesi». Interpellato riguardo ai criteri della scelta dei partecipanti al Sinodo di ottobre, il cardinale ha risposto: «Abbiamo invitato le Conferenze episcopali a invitare una, due o tre persone, a seconda del numero dei vescovi delle rispettive Conferenze episcopali, e abbiamo lasciato la libertà di fare le loro scelte. Per le associazioni e i movimenti si è fatta una cernita attraverso i loro rappresentanti, affinché venissero rappresentate tutte le realtà esistenti all’interno della Chiesa. I ragazzi al di fuori della comunità ecclesiale sono stati selezionati tramite i Forum che ne associano le differenti componenti». Le Congregazioni e i dicasteri competenti sono state, infine, il tramite per la cernita dei seminaristi, degli educatori e degli esponenti di altre confessioni o religioni che parteciperanno al Sinodo.