Vita Chiesa

Ucraina: Don Grimaldi (capp. Carceri), invito di preghiera ai cappellani carceri italiane e ai detenuti di “essere strumenti di Pace e non di morte”

La guerra sta distruggendo il dialogo fraterno ha detto don Grimaldi, per questo “sarebbe auspicabile, dove è possibile, attraverso il sacramento della riconciliazione, aiutare i ristretti delle nostre carceri, come già fate nel vostro quotidiano servizio pastorale, a comprendere ancora di più, che noi tutti, con le nostre azioni sbagliate, possiamo essere dei possibili strumenti di morte: quando non si rispettano gli altri, quando il potere e il denaro portano l’uomo a sentirsi padrone, calpestando la dignità dei fratelli. Si è strumenti di morte quando si semina il terrore e la paura, quando, per guadagno illecito, si provoca la morte attraverso lo spaccio della droga, quando si abusano le persone deboli, i bambini, e le donne indifese. Si semina la morte, quando con testimonianze false e con menzogne si distrugge la vita e la serenità degli altri”.

L’invito di don Grimaldi si innesta nella tradizionale preghiera “24 ore per il Signore” dal motto “Per mezzo di Lui abbiamo il perdono” (Col 1,13-14), voluta da Papa Francesco e promossa dal Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione.