Vita Chiesa

VESCOVI ITALIANI, SPERIMENTAZIONE SU PARROCCHIA E FAMIGLIA

Una “sperimentazione triennale” su parrocchia e famiglia ed il primato della “questione antropologica” come antidoto allo “scientismo” dominante, che tende a “ridurre la mente al cervello e ad eliminare la componente spirituale per una lettura puramente materialistica della persona umana”. Sono alcuni “fronti” di impegno per la comunità ecclesiale, illustrati martedì 25 settembre da mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, in occasione della presentazione del comunicato finale del Consiglio permanente dei vescovi italiani, svoltosi a Roma dal 16 al 19 settembre.

Riferendosi al progetto parrocchia-famiglia, Betori ha spiegato ai giornalisti che “l’idea nasce da una concezione della famiglia non come semplice ‘categoria’ pastorale, ma come soggetto attorno a cui costruire tutta l’opera pastorale della comunità cristiana”- Protagonisti: “il parroco e alcune famiglie”, ma anche il computer, con la “connessione in rete” di 30 parrocchie sparse su tutto il territorio nazionale, le quali per tre anni costituiranno una specie di “esperienza pilota” da verificare, poi, ed offrire alle altre diocesi italiane.

La “questione antropologica”, invece, sarà il tema della prossima Assemblea generale straordinaria dei vescovi italiani, in programma dal 18 al 21 novembre a Collevalenza; l’impegno dei vescovi, ha informato Betori in proposito, è quello di “soffermarsi sulle ripercussioni provocate sulla fede, sulla mentalità e sulla prassi pastorale dai mutamenti che coinvolgono oggi la persona umana”, con particolare riferimento ai possibili danni “causati dallo scientismo, che rischia di minacciare l’identità stessa dell’uomo”. Tutto ciò, ha concluso Betori, “in stretta connessione con il progetto culturale” ed anche per “uscire da atteggiamenti culturali subalterni e autolesionistici” dei cattolici, nei confronti di “atteggiamenti ostili o pregiudiziali al cristianesimo” oggi diffusi nella cultura dominante, come dimostra il caso del film “ideologicamente o volutamente anticattolico” premiato di recente a Venezia. Sir